“UE toglie 465 milioni all’agricoltura e li dà alla Turchia ‘per i profughi'”

“La Commissione europea da una parte toglie 465 milioni di euro all’agricoltura e dall’altra li mobilita a sostegno dei profughi della Turchia di Erdogan? Un precedente pericoloso e poco trasparente visto che per mesi i vertici Ue avevano negato la disponibilità di margini nelle risorse della rubrica n. 2 che fa riferimento all’agricoltura, per finanziare azioni a beneficio dei nostri agricoltori in ginocchio a causa della pandemia.

Quanto relazionato dal dg Agri in Commissione agricoltura ha causato reazioni contrariate dei colleghi di tutti gli schieramenti, un vero e proprio schiaffo alla politica agricola europea, trattata come una carta di credito. Le azioni in aiuto ai profughi dovrebbero essere finanziate nell’ambito della cosiddetta rubrica n. 4 delle Migrazioni e Gestioni dei confini, ma visto che a giugno i fondi erano già stati tutti spesi, sono state invece utilizzate le risorse dei margini dell’agricoltura, senza condividere la scelta con la competente Commissione che aveva richiesto maggiori aiuti a favore del comparto agricolo, florovivaistico e agroalimentare durante i lavori nei mesi di lockdown.

Gli europarlamentari della Lega hanno votato contro questo scempio, a differenza di quelli Pd e M5s. Agricoltori e consumatori italiani devono aprire gli occhi su quanto succede in Europa e chiedere maggiore incisività all’attuale Governo. Con l’Europa in piena crisi, la Commissione europea mobilita 653 milioni, di cui 465 tolti all’agricoltura, a sostegno dei profughi, soprattutto della Turchia, cedendo così al ricatto migratorio del presidente Erdogan che non si fa problemi ad attaccare gli Stati membri di Grecia e Cipro”.

Così in una nota Elena Lizzi, europarlamentare della Lega, componente della commissione Agricoltura del Parlamento Europeo.