Navalny, i medici: “non è stato avvelenato”

Secondo quanto scrive Kira Yarmysh, la portavoce di Alexei Navalny, “il capo della terapia intensiva” dell’ospedale dove da ieri Navalny è ricoverato “non vuole prendersi la responsabilità” di autorizzare un trasferimento. E’ stata una Ong tedesca ad offrire l’invio di un aereo specializzato in trasporto medico, con un team di medici a bordo, per poter trasferire a Berlino l’oppositore russo insieme alla moglie. Il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, aveva assicurato che il ministero della Sanità russo era disposto ad autorizzare il trasferimento se fosse stata presentata una richiesta in questo senso. Ma ora, denuncia Yarmysh, è “lo staff medico a rifiutarsi di approvarlo”.

Intanto, i medici dell’ospedale di Omsk affermano che le analisi condotte non hanno riscontrato tracce di veleno nell’oppositore russo. “Stiamo valutando varie possibilità di avvelenamento. Al momento le analisi che abbiamo effettuato non hanno riscontrato nessuna presenza o traccia di veleni nel sangue o nelle urine”, ha dichiarato ai giornalisti il vice direttore dell’ospedale siberiano, Anatoly Kalinichenko.

“Non pensiamo che il paziente sia stato avvelenato”, ha aggiunto Kalinichenko aggiungendo, secondo quanto riporta il sito della Tass, che i medici che stanno curando Navalny hanno fatto una diagnosi che è stata comunicata alla moglie ed al fratello del paziente ma non verrà riferita ai media.

“Il primario ha detto che non è trasportabile, che le sue condizioni sono instabili”, ha scritto su Twitter Yarmysh, che ha denunciato questo cambiamento di posizione dell’ospedale, che sembra che ieri avesse dato l’assenso al trasferimento. ADNKRONOS