Per il rientro a scuola in sicurezza è allo studio la possibilità di effettuare test molecolari “rapidi” per un caso sospetto, accorciando notevolmente i tempi di attesa del risultato rispetto al normale tampone. E’ quanto contenuto, si apprende, nel documento sulle indicazioni per la gestione di casi e focolai negli istituti scolastici messo a punto dal ministero dell’Istruzione insieme all’Istituto Superiore di Sanità e alle Regioni.
Nel testo si farebbe comunque riferimento ancora ai tamponi “tradizionali” come standard diagnostico, ma si indica come possibilità allo studio quella di svolgere i test a risposta rapida, gli stessi che vengono applicati, per esempio, agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, e che consentono nel giro di mezz’ora di avere il risultato sull’eventuale positività.
Se si trova “un positivo a scuola si faranno i controlli a tutte le persone intorno, si disporrà temporaneamente la chiusura, e una volta identificati i positivi la scuola puo’ ripartire” ha detto il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, rispondendo a una domanda relativa alle precauzioni da prendere nel caso in cui in una scuola si riscontri un caso di positività al coronavirus o tra gli studenti o tra i professori e altri operatori scolastici.
Per quanto riguarda la “responsabilità penale dei presidi” nel caso di contagio da coronavirus a scuola, quando si tornerà in aula a settembre “qualcosa si deve fare, ne’ più ne meno che quello che si è fatto con la responsabilità del personale sanitario che combatte il Covid in corsia” ha aggiunto Sileri. “Spero che a settembre o ottobre si discuta di questo. A mio avviso serve uno sgravio di responsabilità per il personale scolastico: stiamo affrontando una situazione unica, non può esserci responsabilità per il singolo”. AGI.IT