Il prof. Alessandro Meluzzi spiega come, in un contesto internazionale, i vaccini non rappresentino soltanto una questione sanitaria, ma un metodo strategico, una partita per il controllo del pianeta.
Cari amici di “Fatti e Disfatti” buona giornata. Come abbiamo cercato più volte di discutere, di dire anche nella nostra rubrica, la vicenda del Covid – e soprattutto quella del vaccino che idealmente ne deriva – si intreccia strettissimamente con le questioni della politica e della geopolitica e persino della strategia.
Il fatto che Vladimir Putin dalla Russia annunci molto tempestivamente un vaccino che viene registrato, produce immediatamente acute reazioni nell’Oms, in qualche modo espressione dei cinesi e della grande finanza intenazionale, e si annuncia che c’è molto scetticismo nei confronti di questa tempestività russa, ma crediamo anche che in realtà questa tempestività sia legata al fatto di una partita che si apre e che, da molti punti di vista, è simile a quella del 5G, al di là del fatto che possano esserci relazioni tra il 5G e i vaccini.
Chi controllerà il sistema dell’informazione, il sistema del datismo, il sistema degli anticorpi, avrà il controllo del pianeta e quindi mi sembra assolutamente comprensibile che la Russia, fortemente nazionale, sovranista e autonoma di Putin, voglia evitare di essere colonizzata non solo dal 5G della Huawei, ma anche da ipotetici vaccini. Vaccini per altro che, come ben si sa, essendo (il coronavirus del Covid) un virus a Rna che non dà immunità permanente, e che espone a reinfezioni anche coloro che hanno avuto la malattia, hanno un significato molto parziale, tutt’al più producendo una temporanea reazione cellulare e anticorpale dopo la somministrazione del vaccino, ma certamente non la soluzione dell’immunità definitiva, come siamo stati portati a immaginare pensando al vaccino dell’antivaiolosa o dell’antipolio, che sono virus completamente diversi.
Come vedete la partita è molto complessa e in questo scacchiere complicato entra anche la Russia e , tutto sommato, non ci dispiace perché i grandi monopoli del potere non ci sono mai piaciuti.
Buona giornata a tutti gli amici di “Fatti e Disfatti” e di ImolaOggi. Ciao.