Di Magdi Cristiano Allam – – Buongiorno amici. Non potevo non intervenire dopo aver letto l’appello di Don Patrizio Rota Scalabrini, Direttore dell’Ufficio Dialogo Interreligioso della Diocesi di Bergamo, a tutti i parroci per condividere la «Festa del Sacrificio» islamica e di pregare per i credenti musulmani. In questo mio intervento spiego perché la Chiesa cattolica che legittima l’islam sta tradendo Gesù e delegittimando il cristianesimo.
Cominciamo con il chiarire che la «Festa del Sacrificio» è un rito di estrema crudeltà nei confronti degli animali. Ogni anno alla fine del pellegrinaggio alla Mecca, i musulmani celebrano la «Festa del sacrificio» o la «Festa dello sgozzamento», nel ricordo del sacrificio di un montone da parte di Abramo in sostituzione del figlio Ismaele, così come gli aveva prescritto Allah. Ebbene ai musulmani è prescritto lo sgozzamento di un montone che deve essere cosciente, affilando il coltello, facendo stendere l’animale sul suo lato sinistro orientandolo verso la Mecca, e dopo aver pronunciato «Nel nome di Allah» e «Allah è il più grande», si recide con il coltello la faringe, la via respiratoria, l’esofago, la via alimentare, e le arterie carotide fino al suo totale dissanguamento. Maometto lo definì «il giorno più sacro per Allah». Lo sgozzamento dei montoni viene spesso effettuato individualmente nelle abitazioni o nelle strade pubbliche, anche all’interno dell’Europa. Questa pratica islamica contrasta con le nostre leggi e le nostre regole preposte al trattamento degli animali e alla macellazione.
Sempre al riguardo, sottolineo che nel suo appello Don Patrizio Rota Scalabrini scrivendo «In tale festa si ricorda Abramo che rigetta il demonio e sacrifica a Dio un montone al posto del figlio Ismaele», accredita come veritiero il racconto islamico che contrasta con il racconto della Bibbia secondo cui Abramo era intenzionato a sacrificare il figlio Isacco, avuto in tarda età dalla moglie anche lei anziana Sara, mentre Ismaele era il primogenito avuto dalla schiava Agar.
A questo punto chiarisco che è totalmente infondato e sbagliato l’accostamento del cristianesimo all’islam. L’Allah del Corano è un dio pagano preesistente all’islam, era uno dei 360 idoli venerati in un Pantheon politeista arabo, paragonabile a Giove nel Pantheon politeista romano o a Zeus nel Pantheon politeista greco. Allah è un dio violento che ordina di discriminare, odiare e uccidere i «miscredenti», ossia tutti i non musulmani. Allah non è lo stesso Dio unico dell’ebraismo né il Dio uno e trino del cristianesimo.
Chiarisco anche che è totalmente infondato e sbagliato concepire il cristianesimo e l’islam come religioni «abramitiche». L’Abramo coranico non ha nulla a che fare con l’Abramo biblico. L’Abramo coranico, al pari di tutti i profeti menzionati nel Corano, è un profeta musulmano che vive e vaga nel deserto dell’Arabia insieme a Agar e a Ismaele, e sarebbe stato l’Abramo coranico il fondatore dell’islam come «monoteismo puro», a avrebbe lui costruito l’edificio cubico denominato in arabo «Kaaba», nel punto sulla terra che corrisponde al trono di Allah nei Cieli, che sorge al centro della Grande Moschea della Mecca ed è il principale luogo di culto sacro dell’islam, dopo essere stato precedentemente il principale luogo di culto sacro del paganesimo arabo.
Chiarisco infine che, mentre è indubbiamente doveroso per il cristiano amare il musulmano come persona, ricercando quindi l’opportunità del dialogo e della pacifica convivenza, è assolutamente sbagliato legittimare l’islam come religione. Il cristiano è tenuto ad amare anche il musulmano come persona ma senza legittimare l’islam come religione. Perché o si crede nel Dio Padre e in Gesù Cristo vero Dio e vero uomo, o si crede in Allah e in Maometto. E a proposito di Maometto colgo l’occasione per chiarire che non ha nulla a che fare con Gesù, perché Maometto è stato un criminale che ha personalmente combattuto, ucciso, sgozzato e decapitato i suoi nemici, così come fece con la strage degli ebrei della tribù dei Banu Qurayza nel 627 a Medina. Gesù non ha mai ucciso nessuno, non ha mai ordinato di uccidere nessuno, non si è mai compiaciuto dell’uccisione di nessuno, ma ha all’opposto donato la sua vita per redimere l’umanità. La conclusione è che o si è cristiani o si è musulmani, non si può essere cristiani e legittimare l’islam come religione.
Cari amici, mi rendo disponibile a fare in modo assolutamente volontario un corso di formazione specifico sull’islam a Don Patrizio Rota Scalabrini, al Vescovo di Bergamo Francesco Bessi, a tutti i fedeli della Diocesi di Bergamo interessati a conoscere la verità sull’islam e disponibili ad affermare la verità in libertà, conformemente all’esortazione evangelica «sia il vostro linguaggio sì sì, no no, il superfluo procede dal maligno» (Mt 5,36 -37) e «conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Gv 8,31- 42). Andiamo avanti forti di verità e con il coraggio della libertà. Insieme ce la faremo.