Un centro psicologico e una lunga serie di attività commerciali con sede a Milano, dalla casa editrice alle erboristerie, dal centro olistico alla bottega artigianale: tramite questi canali il “dottore” a capo della “psicosetta” scoperta dalla polizia di Novara adescava le sue prede. Le bambine e le ragazze da coinvolgere negli incontri sessuali di gruppo venivano reclutate anche tramite due scuole di danza e una scuola di “spada celtica”.
A Milano la rete delle psicologhe – Gran parte degli indagati (26 in tutto), riferisce La Stampa, sono persone che gestiscono queste attività. Per chi indaga, erano dei veri e propri collettori di “prede”, in particolare il centro psicologico di Milano. Qui quattro esperte organizzavano sportelli di ascolto e conferenze. Si veniva immersi in un mondo fatato, lontano dalla realtà. Il passo successivo era l’annullamento della persona.
Adescare mamme e figlie minorenni -La logica seguita dai collaboratori del “dottore” era quella della facilità con cui la preda poteva allinearsi. In caso di tentennamenti, si ricorreva anche a minacce e punizioni. Dal racconto di una vittima che ha denunciato le violenze subìte, le prime a essere inglobare nel sistema erano giovani donne. Poi da loro si arrivava a “catturare” le figlie minorenni. Ma, a volte, capitava anche il contrario: veniva adocchiata una ragazzina e, per adescarla, si cercava di far entrare nel gruppo la madre. tgcom24.mediaset.it