Una mannaia, una pecora e un centro di accoglienza. Due nigeriani di 25 e 32 anni sono stati scoperti e denunciati dalla polizia municipale a Sassari mentre, in barba ad ogni regola, macellavano a colpi di machete la bestia nel cortile della struttura dove sono ospitati.
Gli agenti sono intervenuti dopo una segnalazione. Quando sono arrivati sul posto, un centro di accoglienza temporanea per richiedenti asilo, si sono trovati di fronte ad una scena surrueale. I due giovani africani, il primo classe 1988 e l’altro del 1995, stavano tagliando a pezzi la pecora, dopo aver sezionato e dato alle fiamme la testa e le zampe.
La macellazione illegale ora potrebbe costare ai due migranti l’arresto da sei mesi a un anno o l’ammenda fino a 150mila euro. Non è ancora chiaro il motivo della vivisezione, quel che è certo è che la carcassa è stata sequestrata dalla polizia e trasferita all’Istituto Zooprofilattico della Sardegna.
Grazie al microchip sottocutaneo, l’istituto dovrà cercare di risalire al proprietario e determinare se l’ovino sia stato rubato. In quel caso, i due nigeriani rischiano anche l’incriminazione per furto. La pecora, infine, verrà smaltita. Gli agenti, intanto, hanno sequestrato anche la grossa mannaia e i coltelli utilizzati per la macellazione illegale. Che si sicuramente farà discutere.