Mark Rutte, leader dei “paesi frugali” dell’Ue, non cede di un millimetro sugli aiuti europei all’Italia. Il primo ministro olandese, pur dichiarando di avere ottimi rapporti con Conte mette in guardia. “Sì al Recovery Fund, ma solo prestiti niente contributi.
L’Olanda – dice al Corriere della Sera – capisce e appoggia l’appello alla solidarietà. Dobbiamo solidarietà ai Paesi più colpiti dalla pandemia, sapendo però che anche noi siamo stati colpiti gravemente. Ciò significa che gli Stati i quali necessitano e meritano aiuto devono anche far sì che in futuro siano capaci di affrontare da soli crisi del genere in modo resiliente. Un sistema di prestiti è molto più logico. Anche quelli sono aiuti. E dalle analisi della Commissione, sappiamo che la sostenibilità del debito di Italia e Spagna non sarà diminuita da nuovi prestiti. Per questo la nostra posizione è che l’aiuto dev’essere fatto di prestiti, non di contributi”.
” Io credo che un’Europa forte sia nell’interesse di tutti. E questo significa anche un’Italia forte. Ammiro ciò che fa Conte, cercando di varare un pacchetto di riforme mirate ad aumentare la produttività e la competitività dell’Italia, incluse misure impopolari.È un buon inizio e spero prosegua. Perché è cruciale che la prossima volta l’Italia sia in grado di rispondere a una crisi da sola“. affaritaliani.it