Violenze a Mondragone, Salvini: ‘centri sociali e figli di papà pagati da camorra’

“Quei delinquenti dei centri sociali che hanno lanciato sassi, bottiglie, bastoni e insultato non mi fanno paura. Torneremo a Mondragone finché non sarà fatta giustizia per le donne, uomini, agricoltori e tutte le persone perbene di questa terra che vogliono vivere onestamente”. Così il leader della Lega Matteo Salvini in diretta Facebook dopo il comizio interrotto dai manifestanti anti-leghisti a Mondragone. “Quei teppisti, delinquenti e dico ai giornalisti di non chiamarli contestatori – ha aggiunto Salvini – si sono avvicinati al gazebo della Lega. Ma non fanno paura a me, lì c’erano donne e bambini..”.

E ancora: “Quei mentecatti figli di papà che hanno lanciato sassi, bastoni e altro non erano neanche di Mondragone ma arrivavano dalla provincia di Napoli e Caserta e sono convinto che erano pagati pure dalla camorra. Sì a libro paga di chi non vuole l’onestà e il cambiamento. Sono curioso di vedere i telegiornali e di leggere i giornali domani”.

Rincara la dose il leghista: “Quelli dei centri sociali protagonisti a Mondragone di violenza, lanci di bottiglie, sassi e bastoni, malmenando cittadini, giornalisti e poliziotti mi fanno schifo e un misto di pena” mentre “se a essere contestati fossero stati esponenti del M5S e della sinistra via a edizioni straordinarie e dirette televisive, avrebbero urlato allo scandalo. Sono curioso di vedere i telegiornali, i giornali, sentire cosa diranno i giornalisti, Saviano, cosa scriverà Repubblica”.

“Alla camorra non fa piacere che qualcuno parli di legalità, tonerò a Mondragone e mi auguro che la condanna sia unanime”, ha poi aggiunto, ospite di ‘Quarta Repubblica’. “Se uno lancia sassi, bastoni, taglia i cavi elettrici dell’audio e aggredisce è un delinquente e merita la galera non la piazza”, ha affermato.  adnkronos

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