ROVIGO, 05 GIU – Ana Plamadeala, 30 anni, moldava residente a Rovigo, è stata condanna a 12 anni di reclusione per maltrattamenti nei confronti del figlio aggravati dal fatto che il piccolo, secondo le perizie medico legali, è morto proprio a seguito dei maltrattamenti subiti. La sentenza della Corte d’Assise del tribunale di Rovigo, presieduta dal giudice Angelo Risi, è di primo grado.
Il bambino si chiamava Daniel, è deceduto che aveva 9 mesi il 5 febbraio del 2016 ma la morte cerebrale è del 23 gennaio. La madre aveva chiamato da casa il 118, Daniel era stato ricoverato all’ospedale di Rovigo e poi trasportato in elicottero all’ospedale di Padova dove poi è morto.
Si è trattato di una shaken baby syndrome, cioè il bambino sarebbe stato scosso dalla madre ma era troppo piccolo perché i muscoli del collo reggessero lo scuotimento. Ana Plamadeala e il marito vivono ancora a Rovigo ed ora hanno una bambina di 2 anni. (ANSA).