Malta, il più piccolo Stato dell’Ue, alza la voce e denuncia di essere stata “lasciata sola” a fronteggiare i flussi migratori dal Nordafrica, che sono in forte aumento. “Il problema migratorio dell’Europa è una responsabilità collettiva e dobbiamo trovare un modo per affrontare insieme questa sfida – dice il ministro degli Esteri e degli Affari Europei maltese Evarist Bartolo – ma siamo stati lasciati soli. Le parole di simpatia non bastano: abbiamo bisogno di aiuti pratici. Abbiamo bisogno di ricollocare un certo numero di migranti in altri Paesi”.
“Vogliamo preservare il diritto delle persone di chiedere protezione internazionale – continua Bartolo – ma ci sono dei limiti a quello che possiamo fare e di certo non possiamo farlo da soli”. Il ministro sottolinea che “più il problema diventa grande, meno solidarietà otteniamo. Dal 2005 solo l’8% dei migranti irregolari arrivati a Malta è stato ricollocato in altri Stati membri”.
“Abbiamo chiesto solidarietà europea sui ricollocamenti e per quest’anno, quando sono arrivati 1.500 migranti, finora solo Francia e Portogallo hanno promesso di accogliere 36 migranti. Non ci si può aspettare che Malta sostenga da sola tutto il peso dei flussi migratori, quando in ultima analisi protegge il confine esterno europeo. Faremo la nostra parte, ma non possiamo diventare il centro della crisi d’Europa. E non lo diventeremo”, assicura Bartolo.
Ai Paesi Ue che si stupiscono che Malta si faccia sentire in questo momento, Bartolo risponde che “forse non sanno che nei primi tre mesi dell’anno c’è stato un aumento del 438% degli arrivi sulla rotta del Mediterraneo Centrale. In aprile è stato di tre volte tanto. Quest’anno finora sono arrivati 1.500 migranti irregolari a Malta, quasi la metà del totale dell’intero 2019”.
“Più arrivi sono previsti con l’avvicinarsi dell’estate e con il peggioramento della situazione nel Nordafrica – sottolinea Bartolo – sempre più persone vedranno l’attraversamento del Mediterraneo come l’unica speranza di una vita migliore”.
Malta è grande circa un ottavo del Lussemburgo ed è uno dei Paesi più densamente popolati del mondo, con oltre 1.300 abitanti per km quadrato, quando l’Italia ne ha 192 (Istat). Il governo maltese ha deciso di congelare la propria partecipazione all’operazione Irini finché non otterrà aiuti sul fronte migratorio: per Malta Today, La Valletta avrebbe anche deciso di porre il veto alla nomina del comandante dell’operazione, per avere aiuto. ADNKRONOS