di Armando Manocchia
“Noi prendiamo una decisione in una stanza, poi la mettiamo sul tavolo e aspettiamo di vedere cosa succede. Se non provoca proteste o rivolte, è perché la maggior parte delle persone non ha idea di ciò che è stato deciso; allora noi andiamo avanti passo dopo passo fino al punto di non ritorno.“
Jean-Claude Juncker (da sobrio)
Gli pseudo governanti italiani adottano lo stesso know how, lo stesso sistema collaudato in tutto il mondo.
Noi, cittadini con o senza partito, con o senza lavoro, con o senza speranza, abbiamo deciso di rompere questo schema, di sfatare questo dogma, di esprimere il DISSENSO e di rompere il SILENZIO-ASSENSO che consente a questo ennesimo governo illegittimo (il 5°), oltre che tiranno, di sfruttare una emergenza sanitaria per mettere il Paese in emergenza democratica. Con la scusa del coronavirus infatti, questi pagliacci buoni a nulla, ma come si vede, capaci di tutto, hanno attuato un colpo di stato bianco e instaurato una DITTATURA con la complicità della minoranza.
Le pseduo opposizioni, invece di reagire, di protestare e fare tutto ciò che è nelle loro possibilità, come ad esempio abbandonare le Commissioni (molte presiedute da loro), mollare la cosiddetta Cabina di Regia, dove dispensano consigli, fanno proposte e presentano Emendamenti senza ottenere nulla, sono rimaste ugualmente attaccate alle Poltrone che garantiscono loro soldi, privilegi e visibilità. Invece di abbandonare Commissioni e Cabina di Regia, ma anche il Parlamento, per costrigere l’inquilino del Colle, nolente o volente, a indire elezioni, sono rimaste pressoché inerti.
In tal modo, questi paraculi non solo hanno solo continuato a ‘legittimare’ un governo abusivo, ma hanno consentito ai traditori al soldo di poteri esterni di violare, calpestare e rottamare la Costituzione, di privare i Cittadini dei Diritti costituzionalmente garantiti, nonché di commettere crimini disumani contro persone inermi.
L’opposizione è complice – punto. E, se serve, lo dimostrano le tante azioni appena citate che si sarebbero potute fare e non sono state fatte, come lo testimoniano anche quelle fatte, per fortuna poche, che hanno sfiorato il ridicolo.
Ne citiamo alcune per tutte: il flash mod davanti a Montecitorio di Fdi, l’occupazione dell’Aula Parlamentare da parte della Lega e, non di meno, la manifestazione lanciata per il 2 giugno quando, da DPCM, sono vietati gli assembramenti e intrapresa soltanto quando è sorto timore di perdere consenso. Si sono organizzati perché hanno visto che la gente cominciava a reagire e autogestirsi. Soltanto allora hanno pensato di correre ai ripari con l’obiettivo di raccogliere il malcontento, il disagio, l’ansia e la preoccupazione, l’esasperazione e la disperazione degli Italiani stremati e sfiniti, depressi e oppressi, falliti e suicidi, che si stavano si stanno organizzando spontaneamente, da soli, senza più fare affidamento sui partiti.
Solo che hanno pestato una grande M, perchè indire una manifestazione per pochi a Roma, innanzitutto quando sono vietati gli assembramenti, e poi condizionati dalle museruole e dal distanziamento, con il rischio concretto di prendere qualche manganellata e la certezza di essere sanzionati, non è di esempio per i partiti che si candidano a governare il Paese e che, non ultimo, sono i firmatari della legge che ora violano e istigano a violare.
Per non parlare del fatto che, pur essendo sono arrivati lì dove sono cavalcando opinioni antieuropeiste, nessuno di loro ha mai ribadito chiaramente e con forza il concetto di uscire dall’Unione Europea, causa di tutti i nostri mali.
Sono convinto che i partiti abbiano fatto il loro tempo. Infatti, quelli che non sono alla frutta, sono al kebab. E allora ci dobbiamo inventare altre forme per diffondere e osservare la Democrazia, quella vera però, quella sostanziale, e non quella che, come da diversi anni, ha soltanto la parvenza di democrazia, o peggio, ha le sembianze di una vera e propria dittatura, o come la chiamo io, DEMOCRATURA. Una Dittatura con la parvenza di Democrazia.
Presto, non appena sarà possibile farlo da donne e uomini liberi, senza museruole e senza limitazioni assurde, senza autoritarie costrizioni, scenderemo in tante piazze davanti alle Prefetture Italiane; lo faremo in simultanea: lo stesso giorno, alla stessa ora e con lo stesso format. Saranno decine e decine da Sud a Nord, da Ovest a Est, saremo in tutte le regioni, in tutti i capoluoghi di Regione e tantissimi capuoluoghi di provincia.
SalviAMO l’Italia. Costi quel che costi!
Armando Manocchia