Nelle scorse settimane il Campidoglio ha lanciato un piano per realizzare realizzare rapidamente 150 km di nuove piste ciclabili ‘agili’ – pensate per favorire la mobilità dolce nella Fase 2 della prevenzione del contagio da Covid-19 – ma al momento risulta finanziato meno del 20% degli interventi previsti. La sindaca Virginia Raggi ha annunciato a più riprese soluzioni per dare nuovo impulso alla mobilità tramite bici e monopattini, vista la ridotta capacità di utenza dei mezzi pubblici imposta dal distanziamento sociale. Ma del programma di 44 interventi proposti nella delibera approvata il 30 aprile dalla giunta solo 6, per un totale di 24,5 chilometri, sono di “immediata realizzabilità”, specifica il testo, tramite risorse del Dipartimento Mobilità già stanziate pari a poco più di 500mila euro.
Il documento riporta che il piano per le nuove ciclabili, che in totale costa 3.166.000 euro più Iva, procederà “in fasi successive commisurate alle risorse effettivamente disponibili e alle esigenze di mobilità della città, anche sulla base dell’andamento dell’uscita dal lockdown e del ritorno alla normalità”. E l’effettiva realizzazione di tutti i nuovi tracciati “e’ subordinata allo stanziamento di adeguate risorse economiche in Bilancio per la copertura dei costi previsti e, laddove necessario, secondo la natura degli interventi, all’inserimento nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche e ulteriori strumenti di programmazione”.
L’elenco delle opere immediatamente cantierizzabili: l’estensione di 4,2 km del Corridoio Tuscolano, attualmente di 2,3 km; la ciclabile piazza Cina-Torrino-Eur di 3,8 km (lavori già partiti); il corridoio di 5 km da piazza Giureconsulti a Porta Cavalleggeri. E poi l’estensione di 4,4 km del corridoio Nomentano, quello di 2,7 km del percorso Laurentino-Tor Pagnotta e la creazione di 4,4 km ai Colli Portuensi. Mentre per vedere buona parte della nuova rete di piste annunciata dal Capidoglio i romani dovranno attendere. AGI.IT