In vista della graduale ripresa delle attività, Legambiente si appella al presidente dell’Anci Antonio Decaro e ai sindaci tutti: “Chiediamo ai primi cittadini di non fare usare ipoclorito di sodio, di limitare la sanificazione degli ambienti esterni solo laddove strettamente necessario e in aree circoscritte, procedendo con operazioni di pulizia di utilità scientificamente provata“.
“Ai forti dubbi sulla reale utilità delle attività di disinfezione a larga scala negli ambienti esterni – dichiara il direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti – stando anche a quanto riportato nelle note dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Ispra, si accompagna la forte preoccupazione per l’uso dell’ipoclorito di sodio, a cui si sta ricorrendo per interventi impropriamente definiti di sanificazione. I rischi di tale utilizzo sono noti e certificati: corrosivo per la pelle e dannoso per gli occhi e potenzialmente in grado di liberare sostanze pericolose per la salute e per l’ambiente con conseguente esposizione della popolazione a gravissimi rischi. Inoltre, la mancanza di idonei dispositivi di protezione individuale per gli operatori e di avvertenze per la popolazione si configura come vera e propria violazione di legge”.
“Auspichiamo – aggiunge Zampetti – che i Comuni adoperino con buon senso e accortezza quei 70 milioni di euro in arrivo per la sanificazione degli uffici, dei mezzi e degli ambienti”. ADNKRONOS