BRUXELLES, 19 MAG – Svalutare l’euro per salvare la Grecia e rilanciare l’export europeo. E’ questo il senso della proposta avanzata da Gianni Pittella, vicepresidente vicario del Parlamento europeo. L’esponente del gruppo socialista-democratico (S&D) chiede che il Tesoro greco sia ”finanziato immediatamente” con un trasferimento a fondo perduto della Bce da 160 miliardi, pari all’eccedenza del 60 per cento del rapporto debito/pil e al 10% del circolante europeo.
”La provvista di fondi necessaria dovrebbe essere coperta da emissione di moneta o di ‘Greek bond’ – spiega Pittella – con il doppio vantaggio di risolvere alla radice la crisi greca che sta facendo tremare l’intera eurozona e di svalutare l’euro, rilanciando cosi immediatamente le esportazioni e con esse la crescita”.
”L’operazione – aggiunge l’eurodeputato Pd/S&d – avrebbe un costo del tutto virtuale, pari a 160 miliardi, in rapporto a una base monetaria dell’area euro che ammontava all’11 aprile scorso a 1599 miliardi, con un impatto minimo sulla gia’ contenuta inflazione interna”.
”Di fronte alle prevedibili obiezioni che sollevera’ questa proposta tra le autorita’ tedesche – sottolinea Pittella – vorrei ricordare i finanziamenti europei e nazionali praticamente a fondo perduto che hanno concorso alla riunificazione delle due germanie e, a parti invertite, l’assillante pressione esercitata dalle potenze vincitrici dopo la prima guerra mondiale su Berlino per ottenere l’insostenibile pagamento delle riparazioni e che ebbe come unico risultato l’avvento del nazionalsocialismo, un meccanismo che potrebbe tragicamente ripetersi in giro per l’Europa”. (ANSA).