Dall’altro lato dell’Oceano dove l’Amministrazione Trump due settimane fa ha varato un mega-piano di aiuti da due mila miliardi di dollari (750 miliardi di euro complessivi in Italia) bastano sette minuti per fare la richiesta di aiuti relativi alla situazione di blocco dell’economia provocato dalla pandemia del Covid-19.
Secondo quanto scrive infatti Milano Finanza che ha consultato il documento di quattro pagine che il Bureau Usa per le Pmi ha predisposto affinchè queste accedano agli aiuti, le domande a cui devono rispondere le imprese sono molto semplici. In pratica, oltre alle consuete richieste sui carichi penali pendenti e su eventuali default negli ultimi sette anni che abbiano portato a perdite per il governo federale, l’unica condizione per accedere ai finanziamenti è che tutti i dipendenti per i quali si è fatta domanda abbiano la residenza principale negli Stati Uniti.
Un’autocertificazione che servirà per far far partire le erogazioni e pagare così gli stipendi, gli affitti o i mutui relativi agli uffici aziendali e le bollette di luce e riscaldamento. Ovviamente con controlli ex-post e pene molto severe in caso di frode. Ma in questi casi di stop totale del processo produttivo o in cui la domanda è crollata per le produzioni comunque strategiche le tempistiche sono fondamentali: sette minuti contro 10 giorni e più. Forse il Coronavirus può essere l’occasione anche per aggiornare le sedicenti best practice. www.affaritaliani.it