Undici nuovi casi positivi al Covid-19. Il totale sale a 239. Purtroppo si registra un decesso ma salgono anche le guarigioni
Imola – Sono 11 più di ieri le persone risultate positive al Coronavirus: 4 residenti a Medicina, 4 a Imola, 2 a Castel San Pietro, 1 a Dozza.
Purtroppo anche oggi siamo costretti a portare il nostro cordoglio ad una famiglia di Medicina che ha perso prematuramente una propria congiunta di 62 anni.
Nella giornata si registra anche la quinta guarigione sul territorio, in una cittadina di Imola.
Salgono quindi a 239 i casi positivi refertati nel Circondario Imolese (compresi i 5 guariti clinicamente e i 22 decessi): 153 uomini e 86 donne; 139 residenti a Medicina, 63 a Imola, 18 a Castel San Pietro Terme, 4 a Dozza, 3 a Castel Guelfo, 2 a Casalfiumanese, 2 a Mordano, 1 a Borgo Tossignano e 7 persone residenti fuori dal Circondario.
Dalle 12 di ieri, 27 marzo, alle 12 di oggi sono stati in totale 42 gli accessi in Pronto Soccorso. L’incremento però è dovuto a casi no Covid, alcuni dei quali ricoverati nei reparti di Medicina A e Geriatria del 6° piano che continuano a lavorare a pieno ritmo per la cura delle persone affette da altre malattie.
Sono 3 le persone ricoverate nel nuovo reparto ECU, 12 le persone Covid positive in Terapia Intensiva, 58 i ricoverati nel reparto Covid e 8 le persone dimesse dall’Ospedale di Imola e trasferite al reparto post acuti dell’OsCo
Oggi sono state 3 le équipe medico infermieristiche USCA attive sul territorio di Medicina (2 al mattino ed 1 al pomeriggio). Sono state visitate una trentina di persone, eseguiti 7 tamponi e consegnati 8 kit di medicinali (ricordiamo che ieri erano stati 2 i tamponi e 2 i kit di farmaci consegnati).
“Considerando che rispetto alla lista di persone in isolamento a Medicina abbiamo riscontrato un buon numero di persone che sono in via di guarigione e che non necessitano della terapia, oggi l’Unità di Crisi aziendale ha deciso di garantire la rapida estensione questo progetto pilota anche sul resto del territorio aziendale – spiega il direttore generale Andrea Rossi – Abbiamo quindi lavorato per poter incrementare i turni di Unità Speciali di Continuità Assistenziale fin dagli inizi della prossima settimana. Ringraziamo i giovani medici di continuità assistenziale e gli infermieri domiciliari che con entusiasmo si stanno dedicando a questo nuovo fronte di battaglia alla malattia e i medici di famiglia a cui sarà affidato il compito di segnalare i pazienti sintomatici meritevoli di essere visitati dall’USCA e di interagire con le unità territoriali supportandole con le informazioni cliniche necessarie sui loro assistiti. Ma voglio anche ringraziare tutti gli operatori, medici, infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici che sono oramai sotto pressione da settimane e che hanno garantito con il loro grande impegno la cura dei tanti cittadini che si stanno rivolgendo all’Ospedale di Imola. E’ un ospedale che in queste settimane ha cambiato volto. Ogni giorno lo abbiamo modificato per anticipare i bisogni che stimavamo potessero arrivare: abbiamo aumentato di 10 posti letto la terapia intensiva e attivato un reparto con 8 posti di semintensiva di Emergenza per i pazienti che necessitano di ventilazione non invasiva, abbiamo creato un reparto medico Covid di 118 posti letto. Tutti i nostri professionisti sono impegnati fino in fondo. Infine, un abbraccio virtuale, da tutti noi, ai cittadini, alle associazioni, alle imprese del territorio, che ci stanno dimostrando una vicinanza ed una solidarietà davvero incredibile”