Coronavirus, arriva il ‘conforto’ del gesuita: pensavamo di rimanere sani in mondo malato

“Avidi di guadagno, ci siamo lasciati assorbire dalle cose e frastornare dalla fretta. Non ci siamo fermati davanti ai tuoi richiami, non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri, e del nostro pianeta gravemente malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato”. lo ha detto il Papa nel momento di preghiera per la pandemia da coronavirus che ha presieduto senza fedeli sul sagrato di San Pietro.

In una omelia incentrata sul parallelo tra l’epidemia e l’episodio evangelico della tempesta che spaventa gli apostoli e viene placata da Gesù, il Papa si è rivolto così a Dio: “Ora, mentre stiamo in mare agitato, ti imploriamo: “Svegliati Signore!””.