Un premier tutto chiacchiere e comunicazione. Enrico Mentana critica Giuseppe Conte, che ha organizzato un videomessaggio alla nazione via Facebook sabato sera alle 22.45 (con ritardo e inizio alle 23.25) per annunciare i provvedimenti urgenti sul coronavirus. Ma qualcosa non torna.
“Non può essere tutto comunicazione – scrive il direttore del TgLa7 su Facebook -. Se un governo decide di bloccare la gran parte delle attività produttive, prima stende il provvedimento, poi dirama un comunicato stampa con gli elementi essenziali, da quando è in vigore lo stop e fino a quando, quali settori riguarda e quali invece no e perché. Poi, e solo dopo, arriva il discorso del premier, che spiega perché si assumono decisioni così gravi, cosa c’entrano con la lotta contro il contagio, e tutte le belle frasi che abbiamo ascoltato, per poi essere bersagliati (noi, perché il premier non ha voluto domande) dai quesiti di chi chiedeva se la sua attività sia essenziale o no…”.
Dopo pochi minuti, un altro dettaglio getta una luce sinistra sulla strategia di Palazzo Chigi: “Aggiungo – sottolinea Mentana -, ora si viene a sapere che le misure entreranno in vigore solo lunedì. E allora che bisogno c’era di questa comunicazione emozionale a reti unificate? liberoquotidiano.it