“Sono un libero professionista. Ho la partita Iva. E invito con tutta la forza del caso quelli come me che lo possono fare a non richiedere i 600 euro previsti una tantum (per ora). Sarebbe una forma di imperdonabile sciacallaggio sociale. Non lo fate, non lo fate, non lo fate”.
Questo l’appello rivolto sui social dal giornalista Riccardo Bocca sulle misure economiche messe in campo dal governo per fronteggiare le situazioni di crisi generate dal coronavirus.
“Seicento euro una tantum per le partite Iva (non la mia partita Iva, ma quella di chi in questa crisi sociale e sanitaria sta perdendo tutto) – sottolinea Bocca in un altro post – non è una soluzione, è la certificazione di un incubo”. adnk
Sono un libero professionista. Ho la partita Iva. E invito con tutta la forza del caso quelli come me che lo possono fare a non richiedere i 600 euro previsti una tantum (per ora). Sarebbe una forma di imperdonabile sciacallaggio sociale.Non lo fate, non lo fate, non lo fate.
— Riccardo Bocca (@Riccardo_Bocca) March 17, 2020