di Byoblu
Il 16 di marzo Conte andrà a Bruxelles a firmare le modifiche al MES; in teoria dovrebbero prima discuterlo alle Camere, ma non sembrano avere alcuna intenzione di farlo.
Il cosiddetto “Meccanismo Europeo di Stabilità” (MES) va fermato. Sono in gioco, assieme alla democrazia e all’indipendenza nazionale, l’economia del Paese, la stessa possibilità di uscire dalla crisi.
Il MES è uno degli strumenti con i quali l’Unione europea impone l’austerità e schiaccia gli Stati pur di tenere in piedi il sistema liberista che fa perno sul mercato unico e l’euro.
I cittadini, attraverso i loro rappresentanti in parlamento, possono ancora opporsi alla ratifica di un trattato pensato per imporre all’Italia nuovi e micidiali vincoli che metteranno a rischio i risparmi delle famiglie, le banche e le aziende di cui ci si vuole impadronire a basso prezzo.
In vista di una grande manifestazione nazionale che verrà organizzata a ridosso della votazione alle Camere si è deciso di ribadire un secco NO MES!
Luciano Barra Caracciolo, Giulietto Chiesa, Antonio Rinaldi, Nino Galloni, Marco Guzzi e altri ospiti d’eccezione hanno preso una ferma posizione