Operazione responsabili già partita. Sono in corso colloqui con la presidente del Senato Casellati per formare un nuovo gruppo parlamentare secondo le regole di Palazzo Madama: serve almeno 1 eletto con le insegne di un partito che si è presentato alle urne. Doveva essere un deterrente – scrive La Repubblica – per forze che vengono alla luce solo in Parlamento ma come sempre la politica ha trovato il modo di aggirare l’ostacolo. E’ accaduto con Italia Viva , che si è appoggiata al Psi di Riccardo Nencini. Sta succedendo di nuovo, in queste ore. Non si aspetterà nemmeno lo strappo, non si capisce se temuto o incoraggiato, di Matteo Renzi. Il governo Conte 2 sta per trovare la sua ciambella di salvataggio.
Lo strumento è l’Udc (unione di centro), che ha presentato il simbolo con il centrodestra il 4 marzo 2018. L’eletto è il senatore De Poli. Ma il vero regista si chiama Paolo Romani. Più volte ministro nei governi Berlusconi, capogruppo di Forza Italia la scorsa legislatura, uomo vicino a Fininvest, ormai in rotta di collisione con il partito azzurro piegato dalla deriva salviniana. “Noi ci costituiamo e diventiamo interlocutori del governo. Conosco Berlusconi nel profondo – prosegue Romani – consegnerà Forza Italia a Salvini. O alla Lega con la garanzia del moderato Giorgetti. La sostanza non cambia, sono d’accordo le aziende, la famiglia ed è quello che conta davvero“. www.affaritaliani.it