I renziani di fronte a un bivio sulla prescrizione. Due strade opposte che lo stesso Matteo Renzi ha presentato ai suoi: “Mi sa che Giuseppe Conte non riesce ad avere i nervi saldi. Il problema è semplice, alle elezioni non ci si va, quindi le strade sono queste – riporta un retroscena del Corriere delle Sera -. O il ‘genio della lampada’ rinsavisce e capisce che deve parlare con me, non perché io muoia dalla voglia di parlare con lui, ma perché è bene che accetti qualche consiglio se vuole governare e non vivacchiare come sta facendo adesso. Oppure si apre una crisi e si fa un governo con un altro. Del resto mi sembra che ormai Conte si sia appannato ancora di più. Questa battaglia sulla giustizia non gli ha fatto bene e parrebbe che anche l’establishment italiano non lo sostenga più come un tempo“.
Ecco il punto, l’ex premier vuole lo stesso esecutivo cambiando la pedina più importante, quella del presidente del Consiglio. Proposta che ha subito svegliato Italia Viva, pronta con una lunga lista di toto-nomi guidata da Roberto Gualtieri. L’uomo che Renzi considera “un ministro dell’Economia bravo ed equilibrato”, il piddino che ha inaugurato il suo mandato suonando “Bella ciao”.
Il dem diverso da Nicola Zingaretti e Dario Franceschini che – a detta del fu rottamatore – “con il loro atteggiamento di questi giorni si sono giocati il nostro appoggio”. Il leader di Italia Viva fa riferimento al tema caldo di questi giorni, la riforma voluta da Alfonso Bonafede e grillini che il Pd e Leu hanno deciso di sostenere anche senza l’appoggio di parte della maggioranza, Renzi e colleghi. www.liberoquotidiano.it