Spinto contro il banco, perse la milza: nessun processo per il compagno di classe

LECCE – Ha svolto attività di volontariato presso un’associazione che si occupa di persone affette da disabilità fisica e psichica, due volte alla settimana per dieci mesi, e il giudice del Tribunale per i minorenni Addolorata Colluto lo ha “promosso” con una sentenza di non luogo a procedere per estinzione del reato. Si è chiusa positivamente la “messa alla prova” per il 17enne che, nell’aprile del 2018, spinse il compagno di classe contro un banco, provocandogli la perdita della milza.

Inizialmente il reato ipotizzato nei suoi riguardi era di lesioni volontarie, ma poi in seguito alle indagini svolte dagli inquirenti e dai difensori (gli avvocati Alessandro Costantini Dal Sant e Alexia Pinto), fu “alleggerito” in quello di lesioni colpose. Questa l’accusa per la quale il pubblico ministero Imerio Tramis aveva chiesto il rinvio a giudizio, ma il procedimento era stato “congelato” avendo il gup accolto l’istanza di messa alla prova avanzata dalla difesa.

A mettere in moto le indagini fu la denuncia sporta dai genitori della vittima (attraverso l’avvocato Silvio Verri), che due giorni dopo la colluttazione con il coetaneo, dovuta ad un pacco di patatine, accusò un grave malessere durante l’ora di lezione, in un’aula dell’Ites Olivetti, a Lecce, e fu trasferito d’urgenza nell’ospedale “Vito Fazzi”, dove fu sottoposto al delicato intervento chirurgico.

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