Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, si è recato nel pomeriggio di oggi nella ‘Chinatown’ di Milano per incontrare, su iniziativa del sottosegretario ai Rapporti con le Delegazioni internazionali, Alan Christian Rizzi, i rappresentanti della Comunità cinese e delle varie Associazioni presenti in città e più in generale in Lombardia.
Il governatore, accompagnato anche dal presidente della Commissione consigliare Attività Produttive, Gianmarco Senna, è stato accolto dal console generale della Repubblica Popolare Cinese, Song Xuefeng.
A margine di una camminata in via Paolo Sarpi, dove ha visitato un centro culturale, incontrato commercianti e degustato i famosi ravioli cinesi, il governatore ha risposto alle domande dei giornalisti sulla lettera inviata lunedì sera al ministro della Sanità sul Coronavirus.
“Il ministro – ha spiegato – ha valutato con attenzione la nostra proposta e ha chiesto all’autorità preposta a gestire l’emergenza di esaminare la nostra richiesta di sottoporre ad accertamenti tutte le persone potenzialmente interessate dal contagio prima di ricominciare la vita di tutti i giorni”.
“Nessuna volontà dunque – ha proseguito Fontana – di discriminare. Oltretutto è la stessa procedura che il Governo italiano ha applicato con i 56 cittadini italiani che sono rientrati nel nostro Paese. E proprio oggi, purtroppo, è stato confermato che uno di loro è risultato positivo”.
“Credo – ha aggiunto il presidente – che questa sia una battaglia che dobbiamo combattere tutti insieme. L’obiettivo comune è quello di isolare e bloccare una grave infezione. Purtroppo, ancora una vota, c’è chi ha preferito strumentalizzare le nostre affermazioni, facendo passare come discriminatorie considerazioni di buon senso”.