Arezzo, 13 mag. – E’ iniziata alle 10, nel Parco del Prato, la messa con la quale Benedetto XVI ha aperto la sua visita pastorale ad Arezzo. Papa Ratzinger ha concelebrato l’eucaristia con tutti i vescovi della Toscana, compresi alcuni emeriti, monsignor Gualtiero Bassetti, vescovo di Perugia, vice presidente della Cei e già vescovo di Arezzo, e il nunzio apostolico in Italia, Adriano Bernardini.
Concelebrano la messa oltre 300 sacerdoti. Secondo gli organizzatori sono presenti al rito circa 30.000 fedeli. In prima fila, tra le autorità civili, il presidente del Consiglio Mario Monti, accompagnato dalla moglie Elsa, Vannino Chiti, vice presidente del Senato, Rosy Bindi, vice presidente della Camera, Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, Roberto Vasai, presidente della Provincia, Giuseppe Fanfani, sindaco di Arezzo, Marcello Pera, ex presidente del Senato, Enrico Bondi, commissario governativo per la riduzione della spesa pubblica.
Durante la messa il Papa ha detto che l’Italia ha bisogno della parola di Dio, di un Dio che ama tutti, e in particolare vanno promossi i valori della solidarieta’ dell’accoglienza verso gli stranieri e dell’attenzione ai più deboli. ”Nel contesto della Chiesa in Italia, impegnata in questo decennio sul tema dell’educazione – ha affermato Benedetto XVI – dobbiamo chiederci, soprattutto nella Regione che è patria del Rinascimento, quale visione dell’uomo siamo in grado di proporre alle nuove generazioni”.
”La Parola di Dio che abbiamo ascoltato – ha aggiunto Ratzinger – è un forte invito a vivere l’amore di Dio verso tutti, e la cultura di queste terre ha, tra i suoi valori distintivi, la solidarietà, l’attenzione ai più deboli, il rispetto della dignità di ciascuno”.
”L’accoglienza – ha spiegato ancora il Papa – che anche in tempi recenti avete saputo dare a quanti sono venuti in cerca di libertà e di lavoro, è ben nota. Essere solidali con i poveri è riconoscere il progetto di Dio Creatore, che ha fatto di tutti una sola famiglia”. (Adnkronos/Ign)