L’ultimo Politburo è in Italia

La tenacia degli uomini del sistema di rimanere incollati al potere mi ricorda le spericolate manovre degli ultimi Politburi sovietici per cercare disperatamente di ritardare l’inevitabile crollo finale. Allora si negava la realtà, si distorcevano i fatti fino all’impossibile e si impediva alla gente di esprimersi liberamente e ovviamente di votare! In più si mandavano gli oppositori nei gulag carcerari o psichiatrici siberiani! Tutto ciò ci ricorda da vicino quello che sta avvenendo quotidianamente in Italia ove si vuol negare il totale scollamento fra la grande maggioranza degli italiani ed il gruppo oligarchico asserragliato nei palazzi che cerca con ogni mezzo di prolungare il proprio agonico dominio.

Come in URSS si nega tutto, dai fallimenti economici interni a quelli internazionali in Libia e nei rapporti di sudditanza coloniale nella UE! Come in URSS si vogliono processare e ostracizzare gli avversari politici con l’aggravante delle grottesche giravolte di questi giorni che dimostrano inequivocabilmente che i rosso gialli non hanno neppure il coraggio di portare avanti le loro stesse malefatte!

Come in URSS si fa qualunque cosa per impedire al Popolo di votare e si inventano regole su misura per mutilare la eventuale vittoria dei propri avversari, fregandosene beatamente di richieste referendarie, delle esigenze di chiarezza e governabilità del Paese e del reale interesse degli Italiani.

Siamo insomma sotto l’ultimo Politburo al mondo che per nostra sfortuna non è sito a Mosca, ma qui da noi a Roma e dintorni!

Francesco Squillante

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