Carissimi Stilumcuriali, il quotidiano più fake nella storia del giornalismo, Repubblica, oggi ha dedicato ben tre pagine al nulla: cioè al resoconto (chiamiamolo così in maniera convenzionale) di un incontro di Eugenio Scalfari con papa Bergoglio. Che – e questo è da sottolineare – continua a frequentare il fondatore di repubblica, a dispetto di tutte le eresie e strafalcioni che questi gli ha messo in bocca nel corso degli anni. Pezzo Grosso ci offre una spiegazione, a questo sforzo vaniloquente e di sostanza quasi nulla. Buona lettura.
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PG a Tosatti.
Inutile riprendere e ricostruire la verità sul rapporti Ratzinger-Sarah, con l’intervento di Gänswein, riferito al libro scritto insieme. Si legga La Verità di oggi e la NBQ, per questo. La verità è solo quella di Sarah, il resto sono balle da mercato dell’usato… Gänswein verrà licenziato a breve; verrà mandato in una oscura diocesi tedesca (dove sia considerato gradito, naturalmente; perciò la scelta è ristretta).
Per capire invece cosa succederà a Bergoglio, andiamo a leggere Repubblica di oggi.
Prima pagina: FRANCESCO: IO RATZINGER E LA TERRA DA SALVARE.
Seconda pagina: PAPA FRANCESCO: CON RATZINGER IL CASO E’ CHIUSO.
Tre pagine scalfariane in cui praticamente non si parla affatto di terra da salvare (5 righe di una colonna in tutto), né del rapporto di chiarimento con Ratzinger (alcune righe, ma sono di Scalfari, non di Francesco).
A che pro quindi titolone e quasi tre paginone? A umiliare Sarah, a diffidare Ratzinger, a esaltare il pensiero di Francesco.
Ma quale pensiero?
Quello che Scalfari pretende ed impone a Bergoglio, e Bergoglio accetta sommessamente di confermare, in atto di sottomissione.
Dio si è così evoluto, al punto di non necessitare più un Papa?
Ma voglio riportare una frase intera virgolettata (Scalfari nei suoi colloqui con Francesco virgoletta ben poco…) di Papa Francesco che Scalfari gli attribuisce: “Io son mosso, come lei sa già perché ne abbiamo parlato più volte, dal desiderio di una sopravvivenza attiva della nostra Chiesa, di aggiornare il nostro spirito collettivo alla società civile e moderna. Le religioni, e non soltanto quella cattolico cristiana, devono conoscere molto bene e nella sua profondità culturale, spirituale, attiva la società moderna”.
Ecco, ancora una volta lo spirito bergogliano. Ma Scalfari che ruolo ha avuto in proposito? Mica c’era bisogno di questo colloquio per capire che Bergoglio vuole trasformare la chiesa in un museo-ristorante-bar.
Come è riuscito Scalfari ad impossessarsi di ben tre pagine per non dire nulla di nuovo o importante? O meglio, cosa ha voluto dire in realtà? Bisogna riflettere.
Nella redazione di Repubblica Scalfari non lo sopporta più nessuno, lo riesumano solo se può far vendere qualche copia in più o se ricevono una telefonata da un –Soros- che spiega l’opportunità di un articolo del ricchissimo fondatore.
E l’opportunità di oggi è piuttosto evidente: salvare Bergoglio. Oggi questo articolo non ha altro contenuto che quello di far sapere chi protegge Bergoglio, e che non lo si deve toccare (ancora..).
Nessuno crederà a quanto scritto da Eugenio, solo servirà a far sapere che, chiamato “santità” da Scalfari, il Papa risponde : “Non mi chiami sempre così. Preferisco papa Francesco o addirittura semplicemente Francesco. Siamo amici,no?”.
Il pezzo di oggi in realtà serve a dichiarare la fine di Bergoglio-Papa. Non ha saputo gestire neppure Ratzinger e Sarah.
Imperdonabile. Si è dovuto far intervenire Ganswein!
Intollerabile. La delusione è ai massimi livelli, oggi ha persino necessitato ben tre pagine di Repubblica per esser salvato, troppe. Va sostituito. Ce lo dice Scalfari in modo “endovenoso”. Se Bergoglio afferma che c’è un Dio unico (si leggano le prime righe dell’articolo), il Papa della religione del Dio unico non può esser cattolico. La sollecitazione del card. Hummes ci fa prevedere che manca poco alla provocazione scismatica. Poi Bergoglio verrà sostituito. Vedrete..
PG