Messa di Natale a Norcia tra le macerie della concattedrale di Santa Maria Argentea, pesantemente ferita dai terremoti di tre anni fa.
L’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo ha sottolineato che la “celebrazione può essere ancora un grido di dolore e di speranza: dolore per il prolungarsi dell’attesa che affievolisce fino a spegnerli sogni e progetti; speranza che, nonostante tutto, mantiene viva la fiducia nell’uomo e nella sua capacità di lavorare efficacemente per l’edificazione del bene comune, al di fuori e al di sopra di interessi e fazioni”.
“Può essere infine una implorazione accorata che sale a Dio – ha detto il presule – affinché continui a prendersi cura provvidente dei suoi figli, e si rivolge alle Istituzioni perché il grande cantiere della ricostruzione imbocchi finalmente il cammino della concretezza”.
Il vescovo ha parlato anche della “sobrietà del luogo che ci accoglie”. ANSA
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