Papa Francesco, prima di impartire la Benedizione “Urbi et Orbi”, rivolge il tradizionale Messaggio natalizio ai fedeli presenti in Piazza San Pietro e a quanti lo ascoltano attraverso la radio e la televisione. Papa Francesco si rivolge agli “schiavi dell’oggi” nel giorno di Natale per dire loro che la Parola di Dio li chiama “ad uscire dalle prigioni”. E cita le vittime della mancanza di pace in Medioriente, America Latina e Africa, i cristiani perseguitati, i sacerdoti rapiti ma in particolar modo si sofferma sui migranti.
Vittime, questi ultimi, dell’ingiustizia che li costringe ad attraversare mari trasformati in cimiteri e a subire torture e “abusi di ogni tipo” in campi di transito che in realtà sono lager. E questo “di fronte a muri di indifferenza”. La Parola che ha guidato gli ebrei nel cammino dalla schiavitù alla libertà, e continua a chiamare gli schiavi di ogni tempo, anche di oggi, ad uscire dalle loro prigioni”, ha detto avendo accanto i cardinali Renato Raffaele Martino, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e Konrad Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità.
“La Parola che ha orientato il cuore e i passi di Abramo verso la terra promessa, e continua ad attirare coloro che si fidano delle promesse di Dio”, ha sottolineato Francesco, “Ci sono tenebre nei conflitti economici, geopolitici ed ecologici, ma più grande è la luce di Cristo. Cristo sia luce per i tanti bambini che patiscono la guerra e i conflitti in Medio Oriente e in vari Paesi del mondo”. http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Benedizione-Urbi-et-Orbi-del-Papa-Natale-ade03484-0def-4dcd-a808-e27b061ea443.html