PDL, interrogazione parlamentare a Monti anche sui 35 miliardi erogati alla Grecia

9 mag. –  – ”Un dovere etico e politico” per il presidente del Consiglio, Mario Monti, spiegare in modo compiuto cosa mai intendesse con l’espressione ”conseguenze umane” pronunciata l’8 maggio 2012 – in relazione evidentemente con i sucidi che si stanno verificando – e a chi si riferisse se non al Popolo delle Libertà quando ha poi specificato: ”Chi ha portato l’economia in questo stato”.

Questo il contenuto di un’interrogazione parlamentare rivolta al premier Monti che ha raccolto 42 firme tra le fila del Pdl tra cui il vice presidente del partito alla Camera, Maurizio Bianconi, – primo firmatario – gli ex-ministri Renato Brunetta, Maria Stella Gelmini, Giorgia Meloni, e i deputati Viviana Beccalossi, Pietro Laffranco, Michele Scandroglio e Marcello De Angelis, direttore de Il Secolo d’Italia.

Con l’interrogazione, i firmatari chiedono inoltre al presidente del Consiglio ”se non ritiene ingiustificato ed un fuor d’opera il tentativo auto assolutorio dell’operato del governo, specie in presenza di critiche nazionali ed internazionali così serrate e puntuali e in presenza di provvedimenti quali quella dell’erogazione di un contributo di 35 miliardi di euro a favore della Grecia a fronte di un introito stimato per l’Imu di 20-12 miliardi di euro”.

I firmatari sottolineano nella mozione come ”molteplici potrebbero essere le opzioni e diverse sarebbero le conseguenze e le valutazioni politiche, se, per esempio il Presidente del Consiglio si fosse riferito agli speculatori internazionali che hanno giocato e scommesso sulla sostenibilità del debito pubblico italiano; oppure ai grandi gruppi bancari, realtà peraltro ben nota e rappresentata nel suo governo, che, se così si può dire, hanno smesso di fare le banche di credito e hanno iniziato a fare le banche di investimento; oppure – si legge ancora nell’interrogazione – che si riferisse ai cosiddetti soliti noti, quali Goldman Sachs, realtà nota al Professor Monti, o ad enti e associazioni internazionali, anch’essi di conoscenza del Presidente del Consiglio, conosciuti per la loro incidenza della determinazione delle linee guida della governance economica internazionale”.