di Antonio Amorosi
“L’Emilia-Romagna che ho in mente è fatta così. Grazie ai fantastici bambini e alle loro splendide famiglie”, scrive sulla sua pagina Facebook il governatore Stefano Bonaccini.
Il politico del Pd posta la foto di una scolaresca mentre fa lezione con l’insegnante, molti ben riconoscibili in classe, giustapponendo la scritta “La Repubblica” e il titolo “Cesena, intera classe si vaccina contro l’influenza per permettere al compagno di tornare a scuola”. Viene da dire ‘cosa non si fa in campagna elettorale per qualche punto di gradimento’.
Il riferimento del presidentissimo del partitone Pd (lo chiamano così) è ad una classe di seconda elementare della città romagnola che ha adottato la vaccinazione di massa. Un loro compagno “è stato colpito da una leucemia linfoblastica acuta che lo ha costretto ad un lungo periodo di cure”, racconta il quotidiano La Repubblica in un suo articolo. Ma il presidentissimo deve essere in tilt, in ansia per il risultato o sarà la concitazione per tanta felicità che gli fa postare la foto di un’altra classe di bimbi, non quella di Cesena ma di Piumazzo in provincia di Modena e senza chiedere il consenso all’insegnante e probabilmente all’oscuro dei genitori dei bimbi fotografati, in molti casi ben riconoscibili. Immaginate la sorpresa dell’insegnante quando si è ritrovata rimbalzare sui social dal presidentissimo, con tutta la sua classe di pargoli.
E ora immaginate la faccia di Bonaccini e a come gli uscirà dai suoi ray-ban happyhour quando scoprirà che l’insegnante oltre a non essere di Cesena è pure una leghista doc, che non ci è rimasta proprio benissimo. “Ma cos’è sta cosa?”, spiega ad Affaritaliani Patrizia Piccinini, “l’insegnante in foto sono io con i miei allievi di Piumazzo. Non ho mai lavorato a Cesena in vita mia. Mi sono accorta casualmente del post di Bonaccini. Non ho idea di chi possa aver fatto quella foto e perché sia stata pubblicata, anche senza il consenso. Io queste cose non le accetto. E sono anche della Lega”.
“Forse il governatore è stato preso dalla fretta e dalla discutibile retorica buonista”, spiega ad Affari l’avvocato Massimo Melica, esperto di privacy. Encomiabile l’iniziativa dei bimbi anche se, dice Melica “non basta il vaccino antinfluenzale dei soli compagni di classe ma ci vorrebbe quello dell’intero istituto scolastico”.
Melica: “Occorre fare molta attenzione quando si usano fotografie di minori d’età soprattutto per fini politici e soprattutto se decontestualizzate dal diritto di cronaca”. Usare le foto dei bambini per fini politici non è mai il massimo, tanto più per una campagna elettorale. Ma ora pensate se tra i genitori dei bambini di Piumazzo in foto c’è pure un “No Vax”, irritato perché la privacy del figlio potrebbe essere stata violata.