Genova, ”consigliere Fdi aggredito”: la replica del consigliere Pirandini (M5s)

Spett.

“Imolaoggi.it”
C.A. Direttore Responsabile

Dott. Armando Manocchia

Istanza di rettifica ex art. 8 L. 47/1948

Formulo la presente quale legale incaricato dal Dott. Luca Pirondini e, nella qualità, Le significo quanto di seguito.

Mi rappresenta il mio Assistito, e la circostanza risulta comprovata dalla documentazione a mie mani, che sull’edizione odierna del Vostro periodico telematico è stato pubblicato un articolo “…Canefobia, Genova: consigliere M5s aggredisce consigliere Fdl…” il cui testo contiene alcune affermazioni che hanno ben poco a che vedere con un sano e costituzionalmente protetto diritto di cronaca/critica, risultando non rispondenti al reale svolgimento dei fatti e gravemente e deliberatamente lesive dell’immagine pubblica, politica e perfino dell’onore personale del mio Assistito.

L’articolo, infatti, ricostruisce, in maniera in realtà difforme dal reale svolgimento dei fatti così come ripreso dalle telecamere interne alla sala consiliare, un episodio occorso ieri nell’ambito dei lavori consiliari.

In particolare, la discussione (mai scesa, quantomeno da parte del consigliere Dott. Luca Pirondini a toni minatori o ingiuriosi) intercorsa tra il mio Assistito e il consigliere Campanella era conseguente alla pubblicazione inopinata da parte di quest’ultimo, dopo interrogazione correttamente formulata dal mio Assistito, di un commento su Facebook che stravolgeva volutamente e deliberatamente il senso e il tono dell’interrogazione stessa.

Richiesto, sempre, come mostra del resto il filmato diffuso dai mass media, di spiegazioni al riguardo, era semmai il consigliere Alberto Campanella ad assumere un tono ingiurioso e smaccatamente provocatorio nei confronti del Dott. Luca Pirondini che per tutta la durata della discussione, lo si ripete, come mostra senza possibilità di equivoco il filmato diffuso da alcune testate giornalistiche, teneva le mani in tasca e non si avvicinava neppure minacciosamente al consigliere Alberto Campanella né alzava il suo tono di voce!.

Rilevo, invece, che la lettura dell’articolo consegna una versione dei fatti, smentita dalle videoriprese ed esposta, per di più con toni assertivi al passato prossimo, obiettivamente non rispondente al vero, in cui si scrive che “…il consiglio comunale di Genova è stato sospeso in quanto il Consigliere Comunale Pirondini del Movimento 5 Stelle si è alzato dalla sua postazione per avvicinarsi aggressivamente a quella del collega e capogruppo Fdl Sig. Campanella…” e che “…il rappresentante grillino…ha utilizzato toni e atteggiamenti minacciosi che sono degenerati…”, fino ad arrivare a scrivere che:”…il pentastellato Pirondini minacciava di ricorrere alle mani tanto che veniva trattenuto da altri colleghi accorsi per calmarlo…”.

Quanto precede può essere agevolmente smentito, oltre che dal tenore della videoripresa dei lavori consigliari, anche dai numerosi testimoni che hanno assistito alla scena.

Risulta ancor più grave che la versione dei fatti anzidetta veniva pubblicata senza evidentemente visionare il filmato della seduta e senza nemmeno interpellare il diretto interessato, il Dott. Luca Pirondini, che avrebbe agevolmente illustrato che, appunto, i fatti non si sono affatto svolti così come erroneamente prospettato dal Vostro Periodico.

Nondimeno, pur nelle poche righe dell’articolo, quanto pubblicato riveste assoluta gravità.

Mi riferisco, in particolare, non tanto al tono complessivo, di per sé lecito, pur se di gusto discutibile, dell’intero articolo, quanto piuttosto alle gravi condotte che vengono falsamente e deliberatamente attribuite al Dott. Luca Pirondini e al fatto che ciò- e non dovrebbe neppure risultare necessario specificarlo!- non è consentito né dal nostro Codice Penale (artt. 595- 57 c.p.), né dal Codice Deontologico dei Giornalisti (art.2).

In particolare, mi riferisco all’attribuzione, deliberatamente offensiva, al Dott. Luca Pirondini di condotte ed atteggiamenti non rispondenti al vero, esposti per di più, in spregio del limite della “…continenza delle espressioni impiegate…” individuato dalla Suprema Corte ai fini del legittimo esercizio del diritto di cronaca/critica, con periodare assertivo tale da indurre il lettore a ritenere che quanto riportato costituisca la pura cronaca di un episodio e non la sua partigiana ipotesi ricostruttiva.

Affermare il contrario, dunque, per di più non assumendosi neppure la responsabilità di rappresentare ciò come una propria opinione ma prospettando l’illazione ai lettori come un assunto accertato, significa accusare falsamente ed espressamente il Dott. Luca Pirondini di una grave infrazione, regolamentare e morale, al suo ruolo di rappresentante politico imparziale e democraticamente eletto.

Legittima è la cronaca/critica che, osservante dei principi e dei limiti dettati in materia dalla Suprema Corte, esprime la libera opinione del cittadino, sia egli giornalista o meno, che esercita in tal modo un sacrosanto diritto costituzionalmente tutelato.

Radicalmente differente (e penalmente sanzionabile) è la condotta di chi utilizza un mezzo di pubblica diffusione per oltraggiare deliberatamente un terzo, accusandolo per di più falsamente di gravi condotte, in un periodare maliziosamente assertivo, inducendo così il lettore a ritenere che quanto esposto dall’autore non siano opinioni di quest’ultimo bensì dati di fatto accertati dall’autore con il doveroso canone di diligenza professionale dal quale egli è peraltro, se giornalista, deontologicamente gravato.

Va da sé che le condotte appena descritte ben poco hanno a che vedere con il corretto e fisiologico esercizio del diritto di cronaca/critica che, per essere legittimo, come già rilevato, deve necessariamente essere assistito dal triplice requisito della continenza delle opinioni rispetto ai fatti commentati (che non debbono, pertanto, trascendere in commenti offensivi della reputazione altrui), della verità dei fatti esternati, nonché dell’interesse pubblico alla conoscenza degli stessi; requisiti, tutti, che nel caso di specie difettano.

Per contro, il mio Assistito lamenta, a causa della pubblicazione dell’articolo in questione su un quotidiano a diffusione nazionale, una grave lesione, per di più tuttora in essere, della propria reputazione personale e pubblica; è appena il caso di evidenziare, infatti, come tanto maggiore risulti il danno all’immagine per un soggetto quanto più quest’ultimo abbia una reputazione pubblica/politica.

Con la presente, pertanto, in nome e per conto del Dott. Luca Pirondini, Vi chiedo di far luogo ex art. 8 L. 47/1948, alla rettifica del predetto articolo, con identica visibilità dell’articolo di cui si invoca la rimozione e/o alla pubblicazione della presente istanza di rettifica.

Con la presente invito inoltre ad attenersi ad un effettivo rispetto del diritto di cronaca/critica e dei relativi limiti imposti dalla Legge e tracciati dalla Suprema Corte a tutela dell’immagine e della reputazione dei terzi, diffidando per il futuro e con decorrenza immediata da ogni altra condotta che possa ledere in maniera indebita l’onore e/o la reputazione personale e pubblica del Dott. Luca Pirondini, con il doveroso avvertimento che il mio Assistito mi ha già conferito incarico al fine di tutelare i propri interessi presso le ritenute sedi, civili e penali, tanto per le condotte pregresse quanto per quelle, successive alla presente, che dovessero essere reiterate o poste in essere.

Distinti saluti.

Genova, 16/10/2019                                                        (Avv. Daniele Pomata)

Sottoscrive, per adesione e ratifica:

(Dott. Luca Pirondini)