“La Francia non può accogliere tutti se vuole accogliere bene”: questo il senso della politica sui migranti del presidente francese Emmanuel Macron, da lui stesso illustrata ai microfoni di Europe 1 a qualche giorno dall’apertura del dibattito parlamentare sulle nuove regole per l’immigrazione.
“Per continuare ad accogliere tutti degnamente – ha detto nell’intervista registrata da New York da dove sta rientrando in Francia – non dobbiamo essere un paese che attrae troppo”.
Dobbiamo rimanere, ha aggiunto, “umani ed efficaci”, “lasciando da certi atteggiamenti nei quali ci siamo troppo rinchiusi”, tra “buona coscienza” e “false rigidità”. “Sarebbe un errore – ha detto Macron – dire che la questione migratoria è un tabù o che, in qualche modo, la si può tirare fuori soltanto quando c’è una crisi”. Per il capo dell’Eliseo, “la Francia è un paese di immigrazione da sempre” e bisogna affrontare il dibattito “in un clima estremamente pacificato”.
Macron ha riconosciuto che c’è “un forte aumento del numero dei richiedenti asilo, a causa di un’insufficiente cooperazoine in Europa” e un “fallimento” dei rimpatri. Il dibattito sull’immigrazione e il progettato giro di vite di Macron è in programma il 30 settembre all’Assemblea Nazionale e il 2 ottobre al Senato. (ANSAmed).