Ius soli dopo il taglio dei parlamentari, Orfini torna alla carica

I dem di nuovo in pressing per lo ius soli. A poche, anzi pochissime, settimane dal giuramento del nuovo governo giallorosso riparte la corsa per la riforma della cittadinanza dei bambini nati in Italia. “Ma se dicessimo: va bene, la prossima settimana si fa il taglio dei parlamentari, definendo con quale nuova legge elettorale, ma quella dopo, cari alleati, con la stessa urgenza e la stessa enfasi, facciamo lo ius soli”, questo l’appello del deputato Pd Matteo Orfini.

Ma prima di lui è stata la volta di Elena Bonetti. La neo ministra della Famiglia e delle Pari opportunità passata a Italia Viva rilancia: “Penso che sia stato un errore nella scorsa legislatura non approvare la legge sullo ius culturae – ha dichiarato ad Avvenire. E anche da Reggio Emilia si alza il vento pro ius soli. Marwa Mahmoud, neoconsigliera Pd al comune di Reggio Emilia, ha scritto addirittura una lettera aperta al presidente del Consiglio.

Contro le ambizioni di Matteo Orfini si scaglia subito il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli: “Rieccolo! Lo stavamo aspettando e puntualmente ad un mese dalla nascita del governo delle poltrone, delle tasse e degli immigrati ecco che arriva lo ius soli, auspicato questa mattina da Matteo Orfini”.

E poi il leghista avverte: “Attenzione, lo abbiamo bloccato nella scorsa legislatura e lo bloccheremo anche ora, se lo mettano bene in testa quelli del Pd: lo ius soli è morto e sepolto, lo abbiamo seppellito nella scorsa legislatura e nessuno lo farà risorgere, nemmeno questo governo di zombie. La legge attuale sulla cittadinanza va bene così come è e come dimostrano i numeri di nuove cittadinanze ne abbiamo concesse anche troppe in quesì ultimi anni”.

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