“In Italia Governo si è separato dal popolo”. Così primo ministro ungherese, Viktor Orban ad Atreju, la festa di FdI sull’isola Tiberina. “Il premier Conte vi ha detto di chiedermi perché non aiuto l’Italia sui migranti? Vi dico che siamo pronti ad aiutarvi nei rimpatri, non nella redistribuzione. Sì a quote di rimpatri, no alla redistribuzione”, ha detto Orban parlando della questione migranti aggiungendo: “Per la sinistra i migranti sono futuri elettori, sono persone che importano e a cui dare la cittadinanza per averne il voto”.
E ancora: “Certo, è possibile trattare con la Libia per fermare la partenza dei barconi”. Orban ha poi rivendicato il diritto a fare del modello cristiano “non un tema teologico, ma politico, ossia il diritto di vivere secondo tale modello”.
Dura replica del ministro degli Esteri Luigi Di Maio al premier ungherese. “Orban eviti inutili ingerenze – ha scandito il titolare della Farnesina e leader del M5S -. Non permetto a nessuno di giudicare o attaccare l’Italia, men che meno a chi fa il sovranista ma con i nostri confini. Orban non conosce il popolo italiano, parli quindi del suo popolo, se vuole, non del nostro”.
Nei giorni scorsi Di Maio aveva già polemizzato duramente con il ministro degli Esteri ungherese, Peter Sizjjarto, che aveva definito “pericolosa” la decisione dell’Italia di riaprire i porti. adnk
#Orban ad #Atreju19: "Procedura europea contro di me? Si tratta di una campagna di vendetta, un esercizio di oppressione perché noi non obbediamo alla loro politica migratoria. Se domani accogliessimo i migranti ci risparmierebbero tutte le procedure".#Atreju pic.twitter.com/KP1Umhz0Cl
— Fratelli d'Italia 🇮🇹 (@FratellidItalia) September 21, 2019