“Non sarà facile ma vedo dei passi avanti. Vedremo se i progressi saranno solo nei rapporti intergovernativi di alcuni paesi o saranno tradotti in nuove regole, come giustamente auspicato dal Parlamento Europeo lo scorso anno. Posso comunque assicurare che pur non essendo questa una mia specifica competenza, porterò nel collegio della Commissione l’ esperienza mia, del mio governo e del mio ministro degli Interni. Abbiamo un contributo interessante da dare”.
Lo spiega in un’intervista alla “Stampa”, Paolo Gentiloni, designato commissario europeo dal nuovo governo Conte, prescelto per l’ Economia dalla presidente Ursula von der Leyen.”Ci sono Paesi molto avanzati sulle politiche dell’ integrazione, ad esempio la Svezia, ma queste regole non sono decise a livello europeo.
La Commissione può dare un contributo rilevante per cambiare le regole sull’ asilo e sul controllo delle frontiere; per assistere i paesi di origine delle migrazioni; per sostenere gli accordi di gestione dei flussi come quelli Germania-Turchia e Italia-Libia; per stringere accordi con altri Paesi. Nel rispetto dei principi umanitari e dei valori europei” aggiunge Gentiloni. (askanews)