“Salvini ha creato un clima di odio”? Ho qualcosa da dirvi…

di Fabio Armano

“Salvini ha creato un clima di odio!”
Ho un paio di cose da dire ai supponenti meteorologi comunisti da “clima di odio”.
Non è odio. È insofferemza per le vostre menzogne.
Questo CLIMA, è il risultato delle vostre politiche, delle vostre ideologie, e della vostra onnipresente supponenza.
Lasciatevi dire da un umile operaio, che nelle risposte che sempre più italiani vi rifilano fregandosene delle vostre magliette rosse ed i sit in con le barchette di carta, c’è la reazione fisiologica per ogni vostra accusa di “razzismo”, ed ogni etichetta di “fascista”, che avete appiccicato a quanti non si piegavano alle vostre ideologie.

C’è ogni casa popolare che con soddisfazione avete assegnato ad immigrati, per poi ringhiare in faccia agli italiani che protestavano che la legge è quella e che dovevano tacere.
C’è ogni gazebo delle rappresentanze politiche a voi avverse distrutto dai quei “bravi giovani” contro i quali non proferite mai parola, ed ai quali spesso, pagate pure le bollette e gli affitti dei loro centri di ritrovo.

C’è ogni funerale di immigrati al quale siete accorsi per gareggiare nel farvi riprendere in prima fila mentre vi stracciavate le vesti e piangevate ai piedi di qualche vedova come a Fermo, per poi disertare in massa quelli degli italiani trucidati dai sedicenti “profughi”, come a Palagonia o a Macerata.
C’è ogni sorrisetto supponente, ogni espressione sardonica, ogni risposta ebbra della vostra insopportabile presunzione di superiorità morale ed intellettuale, con le quali siete usi snobbare i vostri avversari politici in ogni confronto televisivo, ben coadiuvati da sguatteri sempre pronti a darvi una mano togliendo la parola a chi vi risponde in maniera troppo efficace, o mandando la provvidenziale pubblicità ad un cenno convenuto quando tentennate e vi manca la risposta adeguata.

C’è ogni parere ebbro di disprezzo con il quale avete etichettato qualsiasi esito elettorale straniero che non si confaceva alle istanze del vostro capetto, come quando in America per Trump, o in Inghilterra per la Brexit , avete dovuto puntualizzare che quelli che avevano votato in modo difforme a quello da voi auspicato, erano certamente i “meno istruiti”.

C’è quella vostra sottile soddisfazione che nemmeno vi preoccupate più di nascondere ogni volta che un cittadino italiano che si è difeso nella propria casa in piena notte dalle vostre “risorse”, viene condannato per “eccesso di legittima difesa”, e godete nell’apprendere che “il fascista” dovrà vendere la propria attività per risarcire con 330 mila euro un rapinatore straniero, irregolare in Italia, e con precedenti penali.

Ci sono tutte quelle volte nelle quali quando si è trattato di dover scegliere se stare dalla parte dei nostri agenti di Polizia o Carabinieri costretti a lavorare con guanti bianchi da maggiordomo al cospetto di delinquenti incalliti fuggiti dalle peggiori galere africane, voi eravate puntualmente con questi ultimi, auspicando pure sospensioni, licenziamenti, e punizioni esemplari, se un agente dopo mesi di sputi, calci, morsi e coltellate, si lasciava sfuggire un “Rompetegli un braccio!” con qualche telecamera vicino.

Ci sono 6 anni di vostro governo abusivo nei quali siete riusciti a devastare il mondo del lavoro e far ripiombare lo stato di diritto di un lavoratore dipendente agli anni 20, senza dimenticare le carrettate di moderni schiavi che avete deportato in Italia nell’ambito del criminale progetto (tra gli altri) di abbassare il costo del lavoro impoverendolo e rendendo i lavoratori italiani ricattabili dietro la minaccia di essere “sostituiti” in un attimo se in futuro non si adatteranno a paghe senegalesi e nigeriane, nel paese col la pressione fiscale più alta del pianeta Terra.

Ci sono quegli oltre 400 marchi dell’eccellenza nazionale che avete svenduto agli avvoltoi di mezzo mondo per 4 soldi, permettendo licenziamenti, delocalizzazioni, soprusi, tagli e ribassi, venendo pure a raccontare ai cittadini che si trattava di qualcosa di positivo e di un grande “rilancio per la nostra economia”.

Ci sono le banche salvate con i soldi dei pensionati, dei lavoratori, delle casalinghe, con i relativi consigli di amministrazione pieni di amici vostri che non hanno mai pagato nulla, nè mai pagheranno qualcosa, grazie a voi “comunisti 2.0” , che da falce e martello, siete passati direttamente a “SPREAD E MIB’”.

Ci sono tutte le arance , i pomodori, ed i limoni della Sicilia andati al macero grazie a voi che a Bruxelles avete votato in favore degli agrumi ed olii marocchini, tunisini, egiziani, perché così vi imponeva madama Angela Merkel, quella con la quale voi del PD siete riusciti in passato ad avere meno dignità di quanta non ne abbia lo zerbino sul quale si pulisce le zampe il mio gatto, dopo aver usufruito della lettiera.

Ci sono tutti i sorrisetti di malcelata soddisfazione che vi sono apparsi in faccia ogni volta che il vostro avversario politico numero uno ha dovuto rinunciare ad incontri pubblici a causa di bombe carta, pietre, sprangate e molotov, robe che ai vostri incontri, guarda caso, non capitano mai.

C’è la giusta reazione ai vostri deliri che parlano di “fascismo” nel 2018, a 70 anni dalla sua scomparsa, ed impegnano aule parlamentari per intere giornate per stabilire se l’alzare o meno un braccio destro possa essere motivo di arresto e galera, quando per 5 anni di fila ci avete portato in casa ogni estate 300 mila soggetti in prevalenza maschi in età militare, dei quali non conoscevamo nemmeno i nomi.

Ci sono quei terremotati italiani senza più casa, senza lavoro, senza nemmeno più rispetto, visto che una vostra degna rappresentante di partito è arrivata tempo fa a consigliare loro di aprire mutui bancari per pagare le tasse sulle case che non hanno più e per le quali reclamavate le imposte..

Ci sono tutte quelle volte nelle quali vi abbiamo dovuto sentire ragliare contro i cittadini di Goro, Gorino, Aulla, e mille altri piccoli centri, definendoli dei “razzisti fascisti aizzati da Salvini che nemmeno meritavano di essere italiani”, solo perché si opponevano all’arrivo di sedicenti profughi da alloggiare nei loro abitati, salvo poi vedervi tacere come catacombe comuniste quando il rifiuto è partito dalla signorile Capalbio all’epoca sotto una guida PD, dove evidentemente i 36 immigrati africani non avrebbero fatto per niente “pendant” con le villette radicalchic di diversi vostri compagni di partito.

In questo clima ci sono tutte le volte che avete definito coloro che non la pensavano come voi, “ignoranti”, “populisti”, “rozzi”, o ci avete etichettati come “violenti fomentatori di odio”.
Tutte le volte che avete fatto si che la legittima difesa divenisse “xenofobia”, ed il buon senso una forma di “fascismo”.

Tutte le volte che avete chiamato “sciacallo” il vostro avversario politico, proprio mentre voi mostravate sul mega schermo dei vostri convegni la foto di un bambino morto annegato sul bagnasciuga, per far leva sui quei “sensi di colpa” che intendevate usare come grimaldelli per meglio tutelare il fatturato non rendicontabile di ogni cooperativa rossa a voi legata, ed assicurarvi una invasione migratoria illimitata sulla quale avete scommesso tutto pur di trovare quei voti che avete capito di non potervi più aspettare dagli elettori italiani.

Ma a differenza del passato, non perderemo altro tempo nel guardarvi, mentre ve ne state comodamente seduti sulle poltroncine dei vostri studi televisivi radicalchic, e vi esibite in acrobazie ideologiche atte a trasformare il vostro desolante calo nei consensi in uno strenuo e nobile “argine contro i fascisti”, perché vedete cari compagni del PD, la verità è che nonostante un’informazione sotto il vostro totale ed assoluto controllo, e degna della repubblica popolare cinese, le fondamenta della vostra mostruosa macchina del fango stanno ormai cedendo ovunque, e non ci sono più tappeti abbastanza larghi sotto ai quali possiate nascondere oltre tutto il lerciume derivato dalle vostre politiche.

Siete stati semplicemente travolti dalla verità, e non si è nemmeno fermata a prestarvi soccorso.
Finalmente.

FABIO ARMANO