“Per natura sono portato a rispettare l’interlocutore, ovviamente a condizione di reciprocità.
E non esito ad apprezzare un atteggiamento solitamente garbato dell’on. Debora Serracchiani, con la quale mi sono confrontato stamane ad Agorà. Almeno fa capire quel che intende dire.
Proprio per questo le sarei grato se correggesse un’interpretazione che ho avuto delle sue parole.
Stavo denunciando come esempio di segnale di regime i cordoni di polizia che ieri impedivano l’accesso in piazza a tantissima gente, e lei se ne è uscita con un “meno male” che mi ha lasciato di sasso.
Vorrei sperare in una frase sfuggita. Perché se questo è il suo pensiero altro che regime…
Non si deve manifestare onorevole Serracchiani?
Se una forza politica riesce a mobilitare di lunedì mattina un mare di gente, diventerà un reato?”
Lo scrive Francesco Storace su Facebook.
La risposta di Debora Serracchiani
Caro Francesco Storace, la ringrazio per avermi considerato interlocutore garbato. Tutto molto più semplice di quanto lei scrive. Questa mattina in alcuni momenti la trasmissione è stata molto concitata. Con quella mia frase facevo riferimento all’avvenuta chiusura dei siti di CasaPound e Forza Nuova da parte di Facebook di cui ad un certo punto si parlava. Semplicemente sono intervenuta prima che lei completasse la frase. Pensavo, sbagliando, che a ciò si stesse riferendo. Non al diritto costituzionalmente garantito di manifestare, pacificamente ovviamente.