Le Ong rialzano la testa e sperano che con Pd e M5s sia cambia la musica sui migranti. Ma i primi segnali dal Viminale sembrano negativi. La Alan Kurdi, nave umanitaria della ong tedesca Sea Eye, è davanti a Malta senza avere il permesso per entrare in porto. Prima mossa con il cambio di governo: “Abbiamo chiesto al ministero dell’Interno – ammettono i capi missione – se ora il cosiddetto Decreto Salvini sia ancora valido. E il ministero, in tarda mattinata, ce lo ha confermato. Apparentemente, anche questo esecutivo mantiene una posizione di fermezza contro gli sforzi dei salvataggi di civili”.
D’altronde, il successore di Salvini è la tecnica Luciana Lamorgese, ex prefetto di Milano, donna di legge e ordine, e come nota anche il Messaggero “deve comunque fare i conti con un’opinione pubblica ormai nettamente schierata sul tema dell’immigrazione”.
In teoria, proseguirà sulla linea del “niente porti aperti in maniera indiscriminata, ma certamente più umanità”. Dovrà però fare i conti anche con le pressioni da parte del Pd e degli ambienti cattolici trasversali. Si deciderà di volta in volta, e questo invece non è un bel segnale anche perché la trattativa con Bruxelles per rivedere i trattati di Dublino annunciata di fatto dal premier Conte e dal ministro degli Esteri Di Maio si preannuncia strada lunga e impervia.