L’avvocato Mounir Baatour, 48 anni, cofondatore dell’associazione ‘Shams’ per la depenalizzazione dell’omosessualità in Tunisia, apertamente gay, ha annunciato di aver presentato ricorso alla magistratura contro la decisione della Commissione elettorale di escluderlo dalla lista dei candidati ammessi per le elezioni presidenziali del prossimo 15 settembre. Il motivo della sua esclusione sarebbe il non rispetto di formalità amministrative, avevano riferito i media locali.
Secondo Baatour, il provvedimento della Commissione superiore indipendente per le elezioni (Isie) è “vago e senza motivazione” e il Partito liberale che lo sostiene combatterà “in ogni modo” per “la difesa del diritto costituzionale” di presentare un proprio candidato.
L’avvocato ha anche dichiarato di aver presentato 20 mila firme di cittadini a sostegno della sua candidatura, ovvero il doppio del numero minimo richiesto. Sono solo 26 su 97 i candidati ammessi per le presidenziali secondo una lista preliminare pubblicata dall’Isie. Due le donne. I candidati non ammessi possono presentare ricorso al tribunale amministrativo. Il 31 agosto la pubblicazione definitiva degli ammessi, mentre la campagna elettorale inizierà il 2 settembre. ANSAMED