Fermare Equitalia si può. Affidando tutto ai Comuni.

BOLOGNA, 26 Aprile – L’attività di Equitalia è rivolta a disincentivare l’evasione fiscale ma per abbreviare i tempi da qualche tempo si è deciso di eliminare alcune procedure di garanzia come la costituzione delle cartelle esattoriali.

Da allora dopo una semplice notifica Equitalia può procedere direttamente al recupero crediti con il congelamento dei conti correnti, il sequestri, le ipoteche e le notifiche alla Banca (tramite la Banca d’Italia) con la relativa chiusura di qualsiasi possibilità di accesso al credito. Ma scopriamo oggi che basterebbe applicare le leggi 388/2000 art. 36 e la 106/2011 che prevedono la delega della riscossione diretta dei crediti direttamente alle pubbliche amministrazioni senza delegare più nulla a Equitalia.

E’ partita così da Bologna una raccolta firme per sensibilizzare tutti i Sindaci d’Italia e trasferire la riscossione dei tributi direttamente ai Comuni.

Questi, oltre a risparmiare le spese con cui pagano Equitalia, contribuirebbero a vessare meno le condizioni già critiche di molti cittadini italiani. Con l’aumento dei suicidi e l’esasperazione della fase di crisi occorrere trovare strade più produttive per risolvere i problemi. Premesso che le tasse vanno pagate davanti alla difficoltà di corrispondere le somme lo Stato dovrebbe aiutare i contribuenti a superare le difficoltà, per esempio dilazionando il pagamento o trovando soluzioni alternative.

L’iniziativa raccolta-firme per la soluzione del dramma nazionale più sentito del momento è stata avviata dal Tea Party Italia.

Armando Manocchia Consigleire Indipendente ha presentato una interrogazione al Nuovo Circondario Imolese (10 Comuni(: “de-Equitalizziamo i nostri Comuni”, nonché presso il Comune di Borgo Tossignano.

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