“Non permetterò più che si alimenti la narrazione di un governo che non opera, di un governo dei no. Questo governo ha sempre parlato poco e lavorato molto, non era in spiaggia, era ogni giorno nelle sedi istituzionali a lavorare dalla mattina alla sera nel rispetto degli italiani”. Lo afferma il premier, Giuseppe Conte, in una dichiarazione rilasciata nella sala stampa di palazzo Chigi.Il presidente del Consiglio esordisce addossando le responsabilità della crisi all’ambizione di Salvini.
“Ieri sera e questo pomeriggio – dice – è venuto a parlarmi il ministro Salvini, anticipandomi l’intenzione della Lega di interrompere l’esperienza del governo e andare a votare per capitalizzare consenso del suo partito”.Conte insiste poi sull’importanza di parlamentarizzare la crisi. “Ho già chiarito nel corso dei colloqui con il ministro Salvini – aggiunge – che questa crisi da lui innescata sarà la più trasparente della storia Repubblicana. Per questo, mi riservo di contattare i presidenti di Camera e Senato perché adottino le iniziative di loro competenza per permettere alle Camere di tornare a riunirsi. Questo passaggio dovrà svolgersi davanti ai parlamentari come ho sempre chiesto”.
“Leggo nella nota pubblicata da Salvini l’invito ai parlamentari a non perdere tempo ma a tornare a riunirsi quanto prima. Non spetta al ministro dell’Interno convocare le Camere, decidere i tempi della crisi politica. Al ministro spetterà invece nella veste di senatore e leader della Lega spiegare al Paese e agli elettori le ragioni che lo spingono a chiudere questa esperienza di governo”, sottolinea. (askanews)