La nave spagnola Open Arms, che si trova da una settimana nel Mediterraneo centrale in attesa di un porto sicuro dove sbarcare 121 migranti, ha chiesto aiuto direttamente a Spagna, Francia e Germania per trovare una soluzione. La Open Arms ha fatto sapere di avere inviato lettere ai tre governi perché chiedano alla Commissione europea di trovare una soluzione.
La nave si trova attualmente vicino all’isola di Lampedusa, dopo che le è stato rifiutato l’ingresso a Malta e in Italia. “Ribadiamo ancora una volta l’urgenza di avere un porto sicuro dove possiamo sbarcare questa gente”, ha detto Anabel Montes, capo missione per la Open Arms.
“La Open Arms – sottolineano fonti del Viminale – è una nave che batte bandiera spagnola e, di conseguenza, ” migranti che sono a bordo sono sotto la diretta responsabilità di Madrid. La linea del governo non cambia e, dunque, non verrà concesso l’ingresso nelle acque italiane alla nave anche a fronte del ricorso presentato dalla Ong alla procura dei minori”. Una mossa, quella di rivolgersi alla magistratura italiana, che – dicono dal ministero – “non si comprende, a meno che non si voglia mettere in pratica l’ennesima provocazione per portare i migranti nel nostro paese, magari dopo aver precostituito le ‘condizioni di necessità'” tenendo i naufraghi in mare aperto per giorni e giorni”. La stessa strategia, dicono ancora le fonti, seguita dalla comandante di Sea Watch Carola Rackete “prima di speronare una motovedetta della Guardia di Finanza”. ansa