CITTA’ DEL VATICANO, 7 AGO – La “Chiesa, che vede chi è in difficoltà, non chiude gli occhi, sa guardare l’umanità in faccia per creare relazioni significative, ponti di amicizia e di solidarietà al posto di barriere”. Lo ha detto il Papa nell’udienza generale, la prima dopo le ferie del pontefice, sottolineando che questa è la Chiesa “senza frontiere”, che “si sente madre di tutti”, che “sa prendere per mano e accompagnare per sollevare”.
“Non dimentichiamo: la mano tesa sempre! E’ la mano di Gesù che aiuta gli altri ad alzarsi”, ha aggiunto il Papa nell’udienza generale dove proseguono le catechesi sugli Atti degli Apostoli, e che oggi aveva al centro l’episodio del paralitico dalla nascita che mendicava davanti al Tempo, “paradigma – ha sottolineato il Papa – dei tanti esclusi e scartati della società”. (ANSA)