Fondi pubblici usati per scopi personali, condannato deputato di Macron

Il deputato di Republic in March (LRM) Mustapha Laabid è stato condannato martedì 6 agosto a sei mesi di carcere con sospensione condizionale, tre anni di ineleggibilità e 10.000 euro di multa dal Tribunale penale di Rennes. L’accusa aveva richiesto cinque anni di ineleggibilità.

Il deputato cinquantenne di Ille-et-Vilaine è stato accusato da un’associazione per l’impiego, Collectif Intermède, da lui presieduta fino alla sua elezione nel 2017. È sospettato di aver utilizzato per scopi personali i fondi dell’associazione, finanziata esclusivamente con sussidi pubblici. Secondo il tribunale l’importo del danno ammonta a 21.545 euro.

All’udienza di giugno, Mustapha Laabid ha ammesso una gestione “scomoda e approssimativa” dei fondi dell’associazione che ha presieduto, respingendo però ogni desiderio di arricchimento personale. Tuttavia, i giudici hanno ritenuto che il sig. Laabid non potesse invocare semplici “errori di gestione”, sottolineando “la regolarità delle deviazioni” con un “intento fraudolento”. La corte ha aggiunto che l’appropriazione indebita di fondi pubblici è continuata anche dopo la sua elezione nel giugno 2017.

Il signor Laabid, che non era presente alla sentenza, ha annunciato, tramite il suo avvocato, William Pineau, che avrebbe fatto appello alla sentenza. “Questa decisione verrà messa in attesa e non sarà esecutiva. Fintanto che la corte d’appello non avrà deciso, Laabid continuerà a fare il deputato, naturalmente”, ha dichiarato Pineau.

“Il nostro collega ha deciso di fare appello contro la decisione e la presunzione di innocenza continua ad applicarsi fino alla sentenza definitiva della Corte d’appello”, ha affermato, in una dichiarazione, il Partito “En Marche” nell’Assemblea nazionale.

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