L’uomo trovato morto la scorsa notte in viale Monza, a Milano, è stato ucciso. Lo ha confermato al Polizia di Stato che conduce le indagini. Sul posto sono in corso i rilievi della Polizia Scientifica e degli investigatori della Omicidi. Si tratta, secondo quanto si è appreso, di un egiziano di 30 anni, che è stato ucciso a coltellate. ilmessaggero.it
Le tracce di sangue, stando a quanto ricostruito fin dal primo momento dagli uomini dell’Ufficio prevenzione generale della questura, provenivano dall’appartamento al primo piano che il ragazzo condivideva con altri immigrati egiziani come lui. L’area è stata subito isolata e nella palazzina sono intervenuti gli uomini della polizia scientifica e gli investigatori della Sezioni omicidi della Squadra Mobile di Milano. L’ipotesi principale è quella dell’omicidio e si indaga proprio in quella direzione.
Attorno alle 7.30 del mattino, gli agenti hanno portato via un ragazzo in manette. Due ore più tardi altri tre ragazzi sono stati accompagnati dai poliziotti sulle volanti per essere interrogati in quanto ‘testimoni’ dell’accaduto.
Il vicino della vittima: “Era un ragazzo tranquillo, faceva il muratore” – – A MilanoToday un vicino di casa descrive il ragazzo ucciso come “un bravo ragazzo”. Feres, qusesto il nome della vittima, “era un egiziano cristiano copto e faceva il muratore”. “Io sono tornato attorno alle 5 nella mia abitazione, perché lavoro di notte” racconta. “Ho visto la polizia e mi sono allarmato”. Un altro coinquilino, un uomo italiano, ha riferito che il loro “è un condominio molto tranquillo. Vive gente da tutte le parti del mondo ma la situazione è sempre stata tranquilla”.
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