Saviano, lo sponsor di Riace: profeta della sostituzione etnica al Sud

Roberto Saviano. E vorresti scappare da Twitter. Perché torna a scrivere sciocchezze per gli adoratori delle banalità. Ma ieri si è superato, infliggendoci una lezione da Accademia dell’Etnia. Come sostituire un popolo con l’immigrazione clandestina. È il profeta della sostituzione etnica.
L’ideologia che professa è manifestata in due frasi, la prima con un dato statistico. “370 persone al giorno lasciano il Sud. Napoli ha perso 270mila residenti (dati Svimez)”, sciorina. Poi, il colpo alla nuca dell’Italia: “E fanno credere che il problema sia l’immigrazione. Bugie”. Con tanto di attacco a chi prende voti nel Sud. (Dimenticando chi governa Napoli e la Campania, la Puglia e la Calabria).

Nigeriani al posto dei ricercatori – – Nella sua lezione, Saviano ci spiega che se i napoletani se ne vanno non dobbiamo preoccuparci degli immigrati. Anzi, quasi quasi possiamo ospitarli per sostituire gli italiani che cercano fortuna altrove. Nigeriani al posto di ricercatori, magari.

Chissà se siamo autorizzati a pensare che lo stesso trattamento possa valere anche per lui. Se ne va a New York nell’attico tanto ospitale e al posto suo ci mettiamo un africano. Il vantaggio è duplice: Saviano potrebbe smettere di infliggerci lezioni dalla latitanza dorata e il colored ci farebbe risparmiare sulla scorta.

La realtà è invece ben diversa da come la racconta il maggior competitore di Carola Rackete e Gad Lerner alle primarie per la distruzione dell’identità nazionale. Se dal Sud – e non solo – i nostri figli se ne vanno è proprio perché non c’è più lavoro. Pensare di offrirlo agli immigrati che vengono col barcone è qualcosa che appartiene solo a fantasie malate.

Alle Ong i soldi del Sud – – Oppure Saviano pensa a proporre di dirottare alle sue care Ong i quattrini che servono per ricostruire il Sud e le speranze che sono andate perdute?

C’è da confessare stanchezza di fronte al tentativo insistente di cambiare le carte in tavola. Non ci si pone più il problema di fermare l’emigrazione italiana verso altri paesi, ma si propone di sostituirla con quella africana verso di noi. Come se non bastasse tutto quello che già abbiamo in casa nostra.

Tutto si tiene, ideologicamente. Sono – i Saviano e quelli come lui – gli sponsor del modello Riace, la tifoseria di Mimmo Lucano. Dipendesse da loro, incentiverebbero l’Italexit dei nostri connazionali fuori dai confini per trasformare la Patria in uno straordinario meticciato a loro uso e consumo.

Attenzione a sottovalutare questi messaggi diffusi via social. Sono mazzate contro il nostro popolo, che di qui a qualche tempo – se costoro dovessero tornare a prevalere – resterebbe un lontano ricordo storico.

La politica si metta invece in testa di promuovere il ritorno a casa di chi da troppo tempo sta fuori Italia, torni la nostra Patria ad essere terra dei padri e dei figli. Allo straniero il tozzo di pane sudato onestamente non mancherà mai, ma è ora di smettere di toglierlo a chi qui è nato e cresciuto. Saviano farebbe esattamente il contrario. Ed è il motivo per cui le differenze esistono ancora. Per fortuna. Non sopportiamo più le prediche sciagurate di questi cattivi maestri.

Francesco Storace