di Mauro Pili (Unidos)
I francesi ci riprovano. La lunga mano di Macron si proietta ancora una volta sulle acque internazionali a largo della Sardegna. Ciclopici spazi marittimi che finiscono nuovamente nelle carte dei piani di annessione della Francia.
L’ennesimo blitz si è concluso a giugno scorso con una nuova consultazione pubblica con la quale si è giunti alla fase finale del Piano francese di scippo-furto di straordinari e imponenti specchi acquei ricadenti di pertinenza internazionale.
L’operazione francese, subdola sin dall’inizio, va avanti anche senza che l’Italia abbia ratificato l’accordo di Caen che prevedeva, arbitrariamente e illegalmente, la cessione alla Francia di ampie porzioni di acque internazionali a largo della Sardegna e della Corsica.
Operazione sottoscritta dal governo Renzi, mai ratificata dal parlamento, dopo la mia denuncia, e che va avanti con atti e documenti che continuano a pianificare e progettare sulle acque utilizzate da sempre dai pescatori sardi sia della Gallura che del versante di Porto Torres.
Il documento che pubblico riguarda la conclusione del processo deliberativo con il quale la Francia ha presentato un piano strategico economico e ambientale su quei tratti di mare.
Nelle carte appone in minuscolo la necessità che quel confine modificato sia sottoposto agli Stati interessati ma nel silenzio dell’Italia il processo va avanti.
In questa direzione niente è stato fatto per respingere una volta per tutte quel trattato di modifica dei confini internazionali che non avrebbe comunque alcun valore proprio perchè due paesi non possono modificare norme internazionale dei confini marittimi.
Il Piano francese è declinato in ogni suo aspetto a partire dalle valenze ambientali ed economiche delle aree di mare che si intendono portare sotto la giurisdizione dell’Eliseo.
Punto per punto, con una programmazione da padroni di casa in casa altrui, o meglio in casa di tutti.
Il piano lo si trova nelle pagine del ministero delegato :
https://www.merlittoral2030.gouv.fr/content/mediterranee
Il documento strategico sulla facciata mediterranea comprende la facciata della Strategia nazionale per il mare e la zona costiera adottata nel 2017. Lo stato della facciata e la visione per il 2030 sono presentati nella parte 1 del documento sintetico.
In pratica la procedura avanza già nel 2017 è diventata ora un fatto acquisito e nonostante le annunciate correzione del governo italiano i francesi sono andati avanti senza colpo ferire.
L’Italia è inesistente nello scenario internazionale incapace di qualsiasi decisione e di fatto lascia mare aperto a Macron.
Da una parte fanno finta di bloccare qualche Ong ma fanno entrare a piene mani nei confini uno Stato intero.
Tutto questo perchè nessuno, nè dal Ministero degli Esteri, tantomeno da quello dell’agricoltura, si sono posti il problema di bloccare una volta per tutte questo processo di annessione appropriazione di queste imponenti porzioni di mare a est e a ovest della Sardegna.
Non sono evidentemente bastate le dure proteste dei pescatori sardi che arrivarono a bloccare le bocche di Bonifacio contro l’accordo di Caen.
Ora, oltre a quel trattato scandalo del governo Renzi sono chiamati a contrastare anche la stoltezza del governo Conte.
Con il silenzio e la complicità di molti, a partire dall’inesistente giunta regionale sarda.
Incompetenti e silenti!