di Euronews
Dignità, alloggi e regolarizzazione della condizione come cittadini. Centinaia di sans-papiers, uomini e donne migranti uniti in collettivi e associazioni, e attivi da due mesi, hanno occupato il Pantheon di Parigi, l’edificio che ospita le tombe dei grandi della Patria, venerdì 12 luglio stringendo dei fogli bianchi. Il nome “gilets noirs”, i gilet neri, richiama la continuità con il movimento dei gilet gialli che per mesi ogni sabato hanno interrotto il già precario equilibrio francese fra governo e cittadini manifestando per le città e in alcuni casi, almeno per una parte di loro, restando convolti in scontri con la polizia. Per quanto concerne i gilets noirs, invece, al momento, non si sono verificati danni a persone o monumenti o tafferugli.
In una lettera inviata al premier Edouard Philippe hanno chiesto risposte, soluzioni contro la legge sull’ Immigrazione del 2018 e contro la circolare rivolta dall’esecutivo ai prefetti il 31 dicembre scorso, volta a garantire “una esecuzione effettiva delle espulsioni”. Nella lettera, in cui i sans-papiers chiedevano un incontro con lo stesso premier, anche il riferimento alla necessità di essere alloggiati in una situazione che vede da una parte “200.000 alloggi vuoti a Parigi” e dall’altra i migranti che “dormono sotto alle bretelle della tangenziale”. La nota è stata divulgata da uno dei collettivi che rappresentano i migranti in protesta, La Chapelle Debout